Pallotta e Ultrà: “Dialogo col Prefetto”

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La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Vita da James Pallotta: ovvero essere presidente di una Roma lanciata e nel contempo essere contestato dai propri ultrà. Un paradosso spiegato solo dal fatto che il club si trova schiacciato tra la fermezza del prefetto GabrielliSulla sicurezza la Roma ci ha aiutato meno della Lazio») e la linea dura del tifo della curva Sud, che diserta le partite. Per questo, dal «fucking idiots» in poi, il presidente resta nel mirino degli ultrà, soprattutto dopo che — parlando di coloro che prima del derby cantavano cori contro Gabrielli e contro di lui («E Pallotta dove sta?») — domenica ha replicato: «Io (durante il derby) cantavo: “Dove sta la curva?”». Inutile dire che le polemiche si sono riaccese, perciò il presidente è tornato sulla questione, ingranando una mezza retromarcia di chiara lentezza. «Non era quello lo spirito con cui ho fatto quelle affermazioni — ha detto alla radio del club —, stavo scherzando. Anzi, ho visto il video dei tifosi e ho trovato bellissimo che, nonostante i loro problemi e la loro protesta, abbiano avuto la voglia di recarsi lì. La prossima settimana sono già in calendario incontri con il Prefetto. I tifosi ci mancano; le cose stanno andando bene ma non è la stessa cosa senza di essi. Non sono contro di loro, mentre avrò sempre dei problemi con quelle persone (non li chiamo tifosi) che nuocciono alla squadra, che denigrano e infangano i nostri giocatori, che magari li chiamano sotto la curva per insultarli […] Insomma, si sottolinea, se tutte la parti manterranno la loro linea, nella prossima stagione migliaia di ultrà non si abboneranno, aprendo la Sud a una nuova generazione di tifosi non contigua con la violenza […]

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