“Il Coronavirus non c’entra” ha dichiarato Pallotta quando è stato contattato per chiedere conto delle novità societarie, e per la prima volta dall’inizio delle negoziazioni appare contrariato. Il presidente della Roma teme di dover ridiscutere da capo i termini di un accordo abbastanza limpido. Da parte sua, Friedkin non si è ritirato dall’affare, rinvia il momento dell’offerta vincolante per valutare le ricadute economiche dello stop sanitario sul sistema calcio. Il momento drammatico del Paese potrebbe per assurdo dar respiro ai conti della società, gravemente in perdita dopo la semestrale. Resta da capire se l’Uefa consentirà deroghe ai club in difficoltà in considerazione della crisi economica aggravata dal virus. Lo scrive Roberto Maida de Il Corriere Dello Sport.
