Corriere dello Sport (R. Maida) – I traguardi non sono ancora definiti ma qualche obiettivo sì: la Roma sta preparando una ristrutturazione del centrocampo in vista della prossima stagione. Così si spiegano le manovre di Tiago Pinto per un mediano-regista e per una mezzala. I nomi che in Italia interessano, come ormai è acclarato, sono Hjulmand e Frattesi. La Roma potrebbe prenderli entrambi sfruttando non solo i buoni rapporti con le società ma anche e soprattutto il serbatoio di giovani che possono interessare la controparte. Detto di Bove, anche il trequartista Volpato e il mediano Tahirovic sono calciatori appetibili. Ma la coppia Hjulmand-Frattesi non piace solo alla Roma. La Juventus ad esempio ha già chiesto informazioni su entrambi.Non bisogna dimenticare, in tutti questi ragionamenti ipotetici, che la Roma deve anche perfezionare una serie di plusvalenze che sistemino il bilancio e tranquillizzino gli ispettori Uefa. Hjulmand e Frattesi interessano, ma a certe condizioni e seguendo un preciso ordine di operazioni.
Hjulmand e Frattesi, la coppia è giusta: ma attenzione alla Juve

Zalewski titolare su tutte le fasce

Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – Zalewski sempre più titolare nella Roma. Nicola stasera sarà titolare nella sfida della Polonia contro la Repubblica Ceca. E’ la prima uscita del nuovo commissario tecnico, Fernando Santos, che sembra deciso a puntare su di lui. Zalewski sta bene, vuole dimenticare la delusione del derby perso che lui, polacco nato a Poli, sente più di altri. Il giovane cresciuto nel vivaio giallorosso dalla scorsa stagione è stato promosso titolare da Mourinho, quest’anno sta proseguendo il percorso di crescita, ha partecipato giovanissimo al suo primo Mondiale. Contro il Sassuolo, il 12 marzo, il suo primo gol in serie A. Dopo la sosta per il Mondiale il rendimento è migliorato, a parte il derby da dimenticare. E’ molto riconoscente a Mourinho, che gli ha offerto la più importante opportunità professionale della sua carriera. Due anni fa Nicola esordi in prima squadra nei minuti finali di Roma-Manchester United, con Fonseca in panchina. Una partita che Zalewski non dimenticherà mai. Il pallone calciato al volo di destro, grazie ad una deviazione di Telles, fini alle spalle di De Gea e regalò ai giallorossi la vittoria.
Stop trasferte con il Feyenoord in Europa League
Corriere dello Sport (R. Maida) – Mentre la Roma celebra il nuovo sold out, che è già ufficiale per la partita di ritorno, in Olanda danno per scontato il doppio divieto alle trasferte, tanto per gli italiani quanto per gli olandesi. Dunque si sta profilando lo scenario più necessariamente desolante: a Rotterdam il 13 aprile lo stadio De Kuip sarà interamente riservato al tifosi del Feyenoord, una settimana dopo invece l’Olimpico sarà tutto romanista. I contatti tra le forze di polizia sembrano convergere verso questa soluzione, visti i precedenti. In Italia poi l’allerta è elevatissima, dopo quanto è successo a Napoli in occasione della partita di Champions League con l’Eintracht. Inoltre i romanisti sono sotto osservazione dopo i due mesi di stop alle trasferte italiane che sono appena scaduti (torneranno a viaggiare in Italia il sabato di Pasqua a Torino). Per quanto riguarda l’ Italla una decisione spetterà al ministro Piantedosi che a settembre, quando era prefetto di Roma, e aveva già impedido la trasferta al tifosi del Feyenoord che affrontava la Lazio.
Dybala, shit storm dei tifosi juventini. Romanista honoris causa

Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – Il divorzio, ormai metabolizzato, tra la Juventus e Paulo Dybala potrebbe avere una coda in tribunale. Dall’audizione in Procura dell’avvocato dell’argentino, Luca Ferrari, nell’ambito dell’inchiesta Prisma, emerge infatti che la Joya potrebbe ricorrere alle vie legali. Deve avere circa 3,8 milioni, da versare entro il prossimo mese. Soldi che spettano di diritto a Dybala. In ballo però non ci sono soltanto gli arretrati relativi alla seconda manovra stipendi. l’avvocato dell’attaccante della Roma infatti avrebbe deciso di appellarsi al mancato rinnovo di contratto che pareva ormai una formalità ma che dopo il dietrofront della società ha fatto perdere a Paulo la bellezza di 50 milioni. Nel corso dell’audizione l’avvocato Ferrari parla di colloqui con la Juventus avvenuti lo scorso anno: secondo l’entourage del giocatore la negoziazione era sostanzialmente conclusa, mancava solo la firma e doveva essere una formalità. Il ritardo sarebbe stato determinato dall’assenza della domiciliazione di Antun. Un ritardo fatale, poiché a gennaio la Juve ha cambiato strategia mercantile e ha deciso di privarsi di Dybala. Paulo non vuole arrivare allo scontro totale con il club. Una storia evitabile che in qualche modo allontana sempre più la Joya dalla Juventus: ieri Paulo è stato travolto da critiche feroci sui social, mosse dai tifosi bianconeri, e per questo motivo risulta particolarmente deluso: con il pubblico juventino si è lasciato bene. Questa vicenda contribuisce tuttavia a rendere Paulo sempre più un bieniamino del pubblico giallorosso, che lo ha difeso. In pochi mesi l’argentino è entrato sempre più nel cuore dei tifosi, ma il suo futuro è ancora tutto da scrivere. Nonostante la clausola rescissoria inserita nel suo contratto, nelle ultime settimane ha lanciato segnali che lasciano aperte varie soluzioni.
Nessun problema per Paulo in Nazionale. Ieri nel ritiro dell’Argentina si era sparsa la notizia di un infortunio alla spalla, ma la Joya ha lavorato regolarmente in vista della partita di ieri notte contro Panama, prima uscita da campioni del mondo. l’attaccante tornerà ad allenarsi a Trigoria giovedì, tre giorni prima della partita contro la Sampdoria.
Roma agitata ma in campo non si vede

Corriere dello Sport (R. Maida) – All’agitazione della panchina, che ha prodotto tre espulsioni e altrettante squalifiche per Mourinho, non corrisponde insomma un atteggiamento esasperato dei giocatori. I tre rossi incassati nelle ultime due partite, guarda caso senza l’allenatore a calmare gli animi in quanto sospeso dalla giustizia sportiva per l’effetto Serra, sono stati i primi in questa edizione della Serie A. l’altra espulsione stagionale, in Europa League, aveva punito Zaniolo contro il Betis durante l’autunno. Complessivamente la Roma è anzi la quarta squadra più disciplinata d’Italia per numero di cartellini ricevuti: 56 gialli e 3 rossi, per un totale di 59. Il simbolo del progresso comportamentale è Gianluca Mancini, che lo scorso anno veniva squalificato un giorno sì e l’altro anche. Quest’anno ha beccato il quinto giallo proprio domenica scorsa nel derby (e quindi salterà la prossima partita contro la Sampdoria) ma nelle prime 27 partite non era mai stato sospeso. Nel campionato 2021/22 era stato fermato già alla diciassettesima giornata. Poi aveva saltato la Juventus per il doppio giallo incassato contro il Milan e aveva rimediato altre tre squalifiche, due in campionato e una in Conference League, chiudendo la stagione con la fama di difensore più ammonito d’Europa: 16 volte in Serie A, 6 in Conference, 1 in Coppa Italia, per un totale di 23 gialli su un totale di 46 presenze.
Mourinho si rintana e rinunciare a giocare. Così è dura segnare

La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) -Quella di giocare bassa, lasciare campo e palla agli avversari per poi provare a fare male sulle ripartenze, è una scelta ben chiara della Roma, anche se non sempre paga. Tanto è vero che nella speciale classifica del baricentro delle squadre in Serie A i giallorossi sono addirittura quindicesimi. Insomma, che la Roma giochi spesso molto bassa è risaputo, solo che nelle ultime partite le abbiamo visto spesso e volentieri lasciare proprio il gioco nelle mani degli avversari: due partite su tutte, quella con la Real Sociedad al ritorno e il derby di domenica. Ma anche contro la Juventus. E i risultati negli scontri diretti con la altre big non sono stati certo ottimali, visto che la Roma ha perso due volte con Napoli e Lazio, vinto e pareggiato con la Juventus, perso con l’Atalanta e vinto e pareggiato rispettivamente con Inter e Milan: in tutto due vittorie, due pareggi e 5 sconfitte. Questo atteggiamento, tra l’altro, fa si che la Roma a volte fatichi a risalire. E anche nel PPDA (il rapporto tra i passaggi avversari fuori dalla propria trequarti e il numero di azioni difensive della squadra difendente oltre la propria trequarti: più il numero è basso più è alto il livello del pressing) i giallorossi sono messi malino, quint’ultimi con 13,5.
Frattesi, è corsa a due tra Juve e Roma ma lo United lo fa seguire spesso

La Gazzetta dello Sport (M. Guidi e A. Pugliese) – L’oggetto del contendere, l’avrete già capito, è Davide Frattesi, per cui si prospetta un intreccio di mercato interessante nei prossimi mesi. “È il miglior centrocampista del campionato”, parola del general manager della Roma, Tiago Pinto, che non ha ancora rinunciato all’idea di riportarlo nella Capitale. Già, perché Frattesi, “romano de Roma”, in giallorosso ha già giocato nelle giovanili (dopo gli inizi alla Lazio), prima di essere ceduto al Sassuolo nel 2017 per 5 milioni di euro. La cosa ha sempre fatto pensare che Frattesi, prima o poi, sarebbe tornato all’ovile. Nemmeno l’inserimento di contropartite come Bove o Volpato (iper-valutati, a detta dei neroverdi) sbloccò l’affare, nonostante il centrocampista spingesse per tornare nella sua città natale. Oggi lo scenario vede l’inserimento di una squadra in più, la Juve. I contatti tra le parti si sono intensificati nelle ultime settimane. La Juve ha reso nota al Sassuolo la volontà di portare a Torino l’interno da 6 gol in questa Serie A, ma non si è ancora parlato di cifre o modalità d’acquisto. Di sicuro, Frattesi vede di buon occhio la corte dei bianconeri, così come in passato sarebbe stato felice di un ritorno a Roma.
Allo stesso tempo, Juve e Roma devono stare attente al possibile inserimento di club stranieri. Di recente, a visionare il Sassuolo c’erano emissari del Manchester United. Ecco, l’entrata in scena di big della Premier sarebbe un ulteriore colpo di scena in quella che promette di essere una delle telenovele dell’estate.
I due mesi della verità di Wijnaldum

Il Tempo (L. Pes) – Due mesi per prendersi la Roma. Saranno settimane chiave per il futuro di Gini Wijnaldum, che dopo aver riconquistato un posto in nazionale (stasera l’Olanda in campo) vuole imporsi anche in giallorosso, in attesa di capire quale sarà il suo futuro. Il brutto infortunio alla tibia del 21 agosto, la scelta di non operarsi e il lungo calvario prima del tanto atteso rientro. Prima la convocazione del 1 febbraio in Coppa Italia, poi il secondo «esordio» al Via del Mare di Lecce l’11 febbraio. Da lì Wijnaldum ha messo insieme 10 presenze tra campionato ed Europa League, per un totale di 475 minuti e un gol. Tutte da titolare le ultime 4 di campionato, dove si è alternato tra il ruolo di trequarti e quello di mediano. Il lungo stop ha tolto a Mourinho una pedina fondamentale per il suo scacchiere tattico, e ora il portoghese aspetta con ansia suoi progressi. La brillantezza fisica è ancora da ritrovare, ma al momento a Georginio sembra mancare anche il ritmo partita. Il miglior Wijnaldum serve alla Roma, ma anche a sé stesso. In estate i giallorossi si sono accordati con il PSG per un prestito con un diritto di riscatto fissato a 8 milioni. Cifra non eccessiva per uno del suo livello, ma quello che sposta nella trattativa è l’ingaggio alto. Il finale di stagione sarà importante in ottica club per decidere sull’eventuale riscatto di Wijnaldum, con l’idea del rinnovo del prestito che al momento non è tra le priorità, vista la scadenza del contratto nel 2024 che obbligherebbe ad un prolungamento con i francesi per partire nuovamente a titolo temporaneo.
Roma, il futuro ha scadenza

Il Messaggero (G. Lengua) – Il futuro di José Mourinho resta un’incognita nonostante abbia un contratto in scadenza al 2024. Senza la Champions e quindi senza i 40/50 milioni che porterà nelle casse del club, sarà complicatissimo fare mercato. E per un allenatore che non perde mai occasione di lamentarsi per le ristrettezze della rosa, rischia di essere un anno di passione. Le incertezze sul suo futuro, però, potrebbero condizionare anche quello di alcuni leader della squadra. Uno su tutti è Paulo Dybala che ha un contratto fino al 2025 ma con due clausole rescissorie: una per l’Italia (20 milioni) e una per l’estero (12). Da risolvere a stretto giro anche i nodi che riguardano Smalling e Matic, entrambi in scadenza il 30 giugno 2023 e non ancora rinnovati. La situazione più calda è quella del difensore inglese che non si avvarrà del rinnovo automatico per un anno alle stesse cifre attuali perché punta a un biennale. L’Inter e alcuni club di Premier tentano l’inglese con offerte che potrebbero farlo vacillare. Scenario, quest’ ultimo, che al momento sembrerebbe scongiurato: “Il mio sogno è di restare a lungo”, ha detto. Differente la situazione di Nemaja Matic perché il rinnovo automatico scatterà nelle prossime settimane al raggiungimento delle condizioni sportive stabilite al momento della firma. A scadenza 2023 ci sono anche El Sharaawy e Belotti: il Faraone sta ancora aspettando una chiamata e il Gallo deve centrare degli obiettivi per far scattare il rinnovo per i prossimi due anni. Il 30 giugno scadrà anche il prestito di Wijnaldum, la Roma non verserà la quota del riscatto nelle casse del Psg (8 milioni), ma sarà disposta a trattare. Ci sarà poi il capitolo stipendio (7 milioni a stagione) che i giallorossi dovranno rimodulare. Infine, sarà addio per Camara e Llorente.
I giallorossi volano negli ascolti più spettatori del Napoli capolista

Il Messaggero (G. Lengua) – Sono stati diffusi i dati Auditel che considerano tutti gli ascolti di Dazn in Serie A. La Juventus occupa il primo posto con un totale di quasi 34,9 milioni di spettatori e una media di 1,29 milioni a partita. Sul podio, al secondo posto, il Milan (29 milioni) e al terzo l’Inter (26,8). Segue il Napoli primo in Serie A ma quarto negli ascolti (26), quinta la Roma (25,2) e sesta la Lazio (16,5). Un dato parziale visto che non tutte le squadre hanno giocato con tutte le avversarie e ad incidere anche la data e il giorno in cui vengono giocate le partite. Resta comunque determinante perché l’audience in tv è un criterio di redistribuzione dei ricavi tra i club.
Campionato fermo per la sosta delle nazionali, quasi tutti gli allenatori hanno concesso dei giorni di pausa ai calciatori non convocati. Mourinho compreso che ha fissato la ripresa a martedì 28 marzo per preparare campionato ed Europa League. Da ieri sono cominciate le partite delle nazionali, i primi romanisti impegnati sono stati Pellegrini, Spinazzola e Cristante con l’Italia, Dybala con l’Argentina, Celik (Turchia), Rui Patricio (Portogallo) e Tahirovic (Bosnia). Oggi toccherà Wijnaldum (Olanda) e Zalewski (Polonia).
Attacco con pochi uomini, Dybala lontano dalla porta

Corriere della Sera (M. Tossani) – Nelle ultime quattro uscite in campionato la Roma di Mourinho ha sempre creato meno expected goals dell’avversario. Questo allarmante trend è probabilmente da ascriversi a molteplici cause, come ad esempio il fatto che la Roma spesso attacca portando pochi uomini oltre la linea della palla. Accompagnare la manovra d’attacco con pochi giocatori finisce per favorire i blocchi difensivi avversari, soprattutto se costruiti in basso e con molti elementi sotto palla. La Roma dovrebbe mostrare più coraggio nel muovere giocatori sulla trequarti offensiva e nell’attaccare con un numero maggiore di elementi. Un ulteriore accorgimento sarebbe quello di avvicinare Paulo Dybala alla porta avversaria e, quindi, in zona tiro.
Dall’Olanda: “Vietiamo la trasferta ai giallorossi”

Corriere della Sera (G. Piacentini) – Riprendendo il sindaco Gualtieri che ha proposto di vietare la trasferta di Europa League ai tifosi del Feyenoord, il capo della polizia olandese, Frank Paauw, ha rilanciato.
“Immagino che se i nostri tifosi non sono i benvenuti a Roma, ha senso non permettere ai tifosi romanisti di venire a Rotterdam”.
Roma, le squalifiche e la difesa a quattro

Corriere della Sera (G. Piacentini) – Un intero reparto, la difesa, cancellato dal giudice sportivo. Alla ripresa del campionato, il 2 aprile all’Olimpico (ore 18) contro la Sampdoria, José Mourinho dovrà inventarsi qualcosa di veramente «special» per far quadrare i conti nel reparto arretrato. Non ci saranno Ibanez e Mancini, fermati dopo il derby, oltre a Kumbulla che dovrà scontare la seconda giornata di squalifica post Sassuolo. Come se non bastasse, il tecnico portoghese dovrà fare a meno anche di altri due calciatori che, seppure non di ruolo, sono stati a volte utilizzati nella difesa a tre, cioè Karsdorp, operato al menisco e out per parecchio tempo, e Bryan Cristante, pure lui squalificato. Due sono le alternative: rispolverare la difesa a quattro o adattare qualcun altro tra i calciatori a disposizione per mantenere il sistema di gioco attuale. Con Smalling e Llorente centrali (per lo spagnolo sarà l’esordio da titolare in campionato, dopo quello in Europa League contro la Real Sociedad e la mezz’ora giocata nel derby), gli esterni sarebbero Spinazzola a sinistra e uno tra Zalewski e Celik a destra. Celik potrebbe fare anche il «braccetto» di destra nella difesa a tre, con Smalling al centro e Llorente a sinistra: la sua presenza, insomma, consentirebbe a Mourinho di utilizzare entrambi i sistemi di gio. co senza effettuare cambi. Un’altra soluzione potrebbe essere l’arretramento di Matic, utilizzato alla Cristante in mezzo ai difensori, ma proprio la squalifica del vice capitano lo spinge a centrocampo in coppia con Wijnaldum.
Ranieri: “In un derby ho dovuto togliere Totti e De Rossi perchè erano troppo tifosi”
Claudio Ranieri ha rilasciato alcune dichiarazioni durante un evento organizzato dall’Università di Cagliari, squadra di cui è allenatore da dicembre 2022.
L’ex allenatore giallorosso non ha resistito a ricordare alcuni avvenimenti durante la sua permanenza sulla panchina della Roma, tra cui quello di un celebre derby vinto con doppietta di Vucinic: “Una volta stavo perdendo un derby 1-0 con la Lazio e ho tolto Totti e De Rossi. Se avessi perso quel derby, sarei ancora dentro l’Olimpico. L’ho dovuto fare, erano troppo tifosi e li ho tolti. Bisogna essere sempre sé stessi, se non sei te stesso davanti ai giocatori non va bene”.
Lazio, Romagnoli: “Alla Roma posso solo dire grazie”

Da domenica in seguito al derby è ancora al centro delle attenzioni il difensore biancoceleste Alessio Romagnoli che ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Dazn.
Il numero 13 laziale non ha solo parlato del suo approdo alla corte di Maurizio Sarri, ha infatti voluto dedicare alcune parole anche alla sua vecchia esperienza alla Roma: “Grazie a Bruno Conti che mi scoprì quando avevo 9 anni. Io la Roma la posso solo ringraziare: mi ha scoperto, mi ha fatto crescere ed esordire in Serie A”
Dichiarazioni che forse andranno a calmare le acque in seguito alle polemiche extracalcio emerse nei giorni scorsi.
Italia-Inghilterra 1-2: decisive le reti di Rice e Kane, assist per Pellegrini

Termina per 1-2 la partita Italia-Inghilterra, a portare avanti gli inglesi dopo circa 10 minuti ci pensa Rice, in seguito raddoppio dal dischetto per Kane, gli azzurri di Roberto Mancini accorciano le distanze con il goal dell’esordiente Mateo Retegui su bellissimo assist del capitano romanista Lorenzo Pellegrini.
Partenza da titolari per i giallorossi Lorenzo Pellegrini (sostituito al minuto 69) e Leonardo Spinazzola. Subentrato a gara in corso al minuto 62 Bryan Cristante.
Bojan si ritira. Il messaggio della Roma: “Tutto il meglio per il futuro” – VIDEO
Bojan Krkic’ ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato all’età di 32 anni, non si è fatto attendere l’augurio via social della ASRoma sua ex squadra durante la stagione 2011-2012 sotto il comando del mister Luis Enrique.
La società ha voluto ricordare il classe ’90 oltre che con le parole: “Tutto il meglio per il futuro, Bojan Krkić” anche con un video che ricorda la sua rete conclusiva con la quale la Roma si impose 4-0 contro l’Inter di Claudio Ranieri.
Roma, una squadra con il rinnovo in ballo. Da Smalling a Zalewski, tutti i contratti su cui lavora Tiago Pinto

La Gazzetta dello Sport (E. Zotti) – Se per José Mourinho la sosta servirà soprattutto a studiare quale difesa schierare contro la Sampdoria – Ibañez, Mancini, Kumbulla e Cristante sono squalificati – e a chi affidare le chiavi della fascia destra dopo l’infortunio di Karsdorp, per Tiago Pinto le prossime settimane saranno cruciali per pianificare il futuro della Roma.
Sono tre i romanisti con il contratto in scadenza a giugno 2024: Rui Patricio, Leonardo Spinazzola e Bryan Cristante. Le trattative con il centrocampista azzurro sono state avviate da tempo e nelle prossime settimane verrà annunciato il rinnovo fino al 2027. L’estremo difensore portoghese e il terzino invece sono in attesa di conoscere il loro destino.
A giugno invece scadranno gli accordi che legano Chris Smalling, Nemanja Matic, Georginio Wijnaldum, El Shaarawy e Andrea Belotti. Il discorso per estendere il contratto del centrale inglese è in stato avanzato e la fumata bianca sembra vicina. Sensazioni positive anche per il Gallo che, dopo aver scavalcato Abraham nelle gerarchie di Mourinho, potrebbe centrare gli obiettivi propedeutici a far scattare un rinnovo automatico per altri due anni. Nessuna trattativa avviata con El Shaarawy: fino a fine maggio infatti il club può decidere se rinnovare o meno il contratto del classe ‘92. Futuro ancora incerto anche per Matic e Wijnaldum.
Ci sono anche Nicola Zalewski ed Edoardo Bove tra i romanisti che, entro l’estate, dovranno pianificare il proprio destino. Sia il centrocampista che l’esterno guadagnano meno di 500mila euro all’anno e, prima di prendere qualsiasi decisione sul loro futuro, la situazione andrà ridiscussa
Italia U20, contro la Norvegia panchina iniziale per Volpato e Cassano

Nella penultima giornata del Torneo Otto Nazioni, il ct dell’Italia U20, Carmine Nunziata, ha deciso di non schierare nell’11 titolare i due giallorossi Cristian Volpato e Claudio Cassano. Panchina quindi per il trequartista, ormai stabilmente in prima squadra e l’attaccante della Primavera di Guidi. Gli azzurrini saranno impegnati nell’ultima giornata del torneo il 27 aprile, nel match in programma a Prato contro la Germania.
Feyenoord-Roma, possibile trasferta vietata per i giallorossi

Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha sollevato la questione dell’ordine pubblico in merito alla trasferta dei tifosi del Feyenoord nella Capitale, in vista della sfida di Europa League in programma il 20 aprile. Se per i tifosi olandesi è stata richiesto il divieto di trasferta, stando al De Telegraaf, anche il capo della polizia di Rotterdam vedrebbe di cattivo occhio la presenza dei tifosi giallorossi nella città olandese, per la partita in programma il 13 aprile. “Posso immaginare che se i tifosi del Feyenoord non sono i benvenuti a Roma, ha senso non permettere ai tifosi della Roma di venire a Rotterdam”, queste le sue parole al quotidiano olandese.



