Non è certo la settimana ideale per la Roma di Gasperini, che ieri non ha nascosto le difficoltà del momento. Paradossalmente proprio nei giorni in cui la squadra non aveva impegni infrasettimanali, la lista degli acciaccati si è allungata. Ora all’orizzonte c’è una vera e propria mini-maratona: prima Cagliari, poi l’Europa contro il Celtic e infine il Como.
Il tecnico giallorosso ha però voluto sottolineare la grinta del gruppo: “Il resto dei ragazzi sono degli highlander, non mollano mai”. E in effetti la situazione non è delle più semplici.
Wesley, pur avendo lavorato stabilmente con i compagni negli ultimi giorni, è stato tenuto fuori per evitare rischi: ha accusato una contrattura e lo staff non vuole forzare i tempi.
In mezzo al campo toccherà comunque a Koné dirigere le operazioni, anche se non è al top. E la Roma non può nemmeno contare su un El Aynaoui completamente recuperato: pure lui non è al meglio, ma entrambi sono pronti a giocare stringendo i denti per la squadra.
Nessuna particolare preoccupazione per Hermoso e Pellegrini: lo spagnolo si è mosso regolarmente, seppur con una vistosa fasciatura alla coscia; il capitano, come anticipato da Voce Giallorossa, si è allenato nonostante un taglio al ginocchio sinistro che ha richiesto un punto di sutura.
Buone notizie infine per Angelino, rivisto sul campo dopo lo stop: serviranno circa due settimane perché possa tornare tra i convo
CAGLIARI, ITALY - AUGUST 18: Paulo Dybala of Roma and Alessandro Deiola of Cagliari look on during the Serie A match between Cagliari and AS Roma at Sardegna Arena on August 18, 2024 in Cagliari, Italy. (Photo by Enrico Locci/Getty Images)
IL TEMPO (L. PES) – Non c’è tempo da perdere. Tornare subito a correre per restare aggrappati al treno della vetta, che in fondo, è anche quello della Champions. La Roma vola a Cagliari dove oggi alle 15 (diretta Dazn) sfida i rossoblù di Pisacane per riscattare il ko di una settimana fa contro il Napoli all’Olimpico.
Settimana complessa per Gasperini che per paradosso proprio quando aveva sette giorni pieni per preparare la partita ha dovuto fare i conti con vari acciacchi. Tra l’influenza che ha colpito Dybala e Baldanzi e i problemini da gestire dei vari Koné, Ferguson ed El Aynaoui, si è aggiunto pure lo stop di Wesley che è rimasto nella Capitale.
Il tecnico, però, non fa drammi e punta sulla forza del gruppo. «Non è stata una settimana semplice, perché abbiamo avuto degli acciacchi, delle influenze, che hanno riguardato tanti giocatori. Poi ci sono state le influenze di Baldanzi e di Dybala. Insomma, non è stata la settimana che speravo. Però per tutto il resto sono degli highlander, non mollano mai. Sono sempre belli presenti. Cercherò di portare comunque tutti a Cagliari, ma poi valuterò considerando che giovedì abbiamo una partita d’Europa League e lunedì c’è il Como».
Un gruppo che, con tutti i suoi limiti, ha convinto il piemontese sin dal primo giorno e che fino ad ora è riuscito ad andare anche oltre le proprie possibilità. «Mi fido veramente di tutti. Questo è uno spogliatoio sotto questo aspetto straordinario. A partire da Svilar e anche gli altri portieri che non stanno giocando. Tutta la difesa: Ndicka è un leader, Hermoso è un leader, Mancini è un leader. Ghilardi e Ziolkowski sono due giovani che non hanno saltato un minuto di allenamento ed è stato faticosissimo per loro. Vale per tutti: Rensch c’è sempre, Tsimikas con le sue difficoltà c’è sempre. Soulé straordinario. Abbiamo avuto qualche defezione di giocatori per lungo tempo, ma gli altri possono avere qualche giorno».
La Roma deve riscattarsi dopo la brutta sconfitta con il Napoli ed ha l’opportunità di farlo oggi contro il Cagliari. La squadra di Gasperini scenderà in campo alle ore 15 all’Unipol Domus in una partita che sembra tutto fuorché facile. La squadra di Pisacane viene da due ottime prestazioni infatti: la sfida di campionato con la Juve e la partita di Coppa Italia contro il Napoli che ha visto il Cagliari uscire a testa alta dopo una lunga serie di rigori.
Gasperini tornerà in panchina dopo aver scontato la squalifica nel match contro i partenopei ed è pronto a effettuare alcuni cambi: confermato il trio difensivo Mancini-Ndicka-Hermoso davanti a Svilar, sulle fasce spazio a Celik e Tsimikas (al posto dell’infortunato Wesley). A centrocampo ancora la coppia Koné-Cristante, mentre sulla trequarti l’allenatore si affida alla fantasia di Soulé e Pellegrini. In attacco, invece, torna il falso nove e a ricoprire questo ruolo sarà Baldanzi, in netto vantaggio su Dybala.
La Roma cerca la vittoria e spera nel passo falso di Milan e Napoli per tornare in testa alla classifica, a pari punti con l’Inter che ieri ha vinto in scioltezza contro il Como.
LE PROBABILI FORMAZIONI DEI QUOTIDIANI
CORRIERE DELLO SPORT – Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Çelik, Cristante, Koné, Tsimikas; Soulé, Pellegrini; Baldanzi.
GAZZETTA DELLO SPORT – Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Çelik, Cristante, Koné, Tsimikas; Soulé, Pellegrini; Baldanzi.
ROME, ITALY - OCTOBER 29: Head coach Gian Piero Gasperini of AS Roma looks on during the Serie A match between AS Roma and Parma Calcio 1913 at Stadio Olimpico on October 29, 2025 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
La Repubblica (M.Juric)– La forza della Roma è il gruppo, alla vigilia della sfida al Cagliari (ore 15) Gian Piero Gasperini spiega qual è il vero motore di questo inizio di stagione: il gruppo. Una leva importante in un momento in cui giallorossi arrivano alla sfida di Cagliari con qualche tossina di troppo e qualche dubbio di formazione. In difesa non ci sarà Wesley, al suo posto Rensch sembra favorito su Tsimikas. In attacco Pellegrini e Soulè partiranno dal primo minuto mentre per la maglia numero 9 il ballottaggio è tra Ferguson, Baldanzi e Dybala con l’irlandese favorito per motivi di salute. La Roma entra in un ciclo di da dieci partite in 40 giorni, tra campionato, Europa League e Coppa Italia con la coppa d’Africa alle porte che porterà via N’Dicka ed Elaynaoui. Angelino recuperato e convocato per il Celtic giovedì. Il tema centrale resta l’attacco.Dybala ieri ha svolto il primo vero allenamento in gruppo dopo l’influenza e Gasp si aspetta di più sia da lui che da Baeily.
Il Messaggero (D.Alosi) Infortuni, acciacchi vari e giocatori influenzati: Trigoria in questa settimana si è trasformata in una sorta di Policlinico. […] Ha ritrovato Angeliño in gruppo (ci vorranno almeno due settimane per rivederlo tra i convocati), ma ha perso Wesley per una contrattura muscolare. Meglio non rischiare e sulla sinistra è pronto Tsimikas che è favorito su Rensch. […]
A Cagliari dal primo minuto dovrebbe partire Baldanzi. In mezzo al campo spazio alla coppia Koné-Cristante. Manu non è al top della forma. ma la riserva naturale El Aynaoui si trova nella stessa situazione. Il francese stringerà i denti poi nella ripresa o Neil o Pisilli gli daranno il cambio. Pochi dubbi in difesa: il terzetto sarà composto da Mancini, Ndicka e Hermoso (che nei giorni scorsi si è allenato con una vistosa fasciatura sulla coscia). Le altre certezze? Celik, Soulé e Pellegrini. Ma anche l’ultimo non ha passato una settimana tranquilla. Ha rimediato un taglio al ginocchio sinistro sul quale e stato applicato un punto di sutura. […]
Corriere dello sport (G.Marota)– C’è una razza che sfida il tempo: è quella degli immortali. Magari Gasperini ispirandosi alla leggendaria storia cinematografica dello scozzese Conor MacLeod, è già entrato in clima Glasgow, dove la Roma tornerà a giocare giovedì sta volta contro il Celtic. “Siamo una squadra di higlander”, ha scherzato ieri il tecnico in conferenza stampa, facendo riferimento alla condizione mentale ed atletica di quei giocatori che non mancano mai, tra gare ufficiali e allenamenti. 8-9 giocatori considerati già fedelissimi. Questo è il suo zoccolo duro, non lo ha mai negato , però è disposto a far entrare altri giocatori in questa cerchia, facendo riferimento a gente come Ziolkosky, Ghilardi, Rensch, Tsimikas e Pisilli. A sinistra mancheranno gli assalti di Wesley, ma Tsimikas ha l’occasione per dimostrare che sarebbe meglio concentrare gli sforzi economici per prendere un attaccante. Per Gasperini, infatti, la questione più che sulla quantità è sulla qualità. Per dare una smossa a questa situazione di difficoltà offensiva, Gasperini convoca il giovane Antonio Arena, classe 2009, che viene dall’ottimo mondiale under 20 con l’Under 18. Lui che, nato a Sydney da genitori italiani, ha esordito tra i professionisti a soli 15 anni. Con Guidi in primavera, ha giocato 8 partite, segnando due reti. Oggi, per la sfida al Cagliari, viene convocato per la seconda volta, dopo la trasferta di Pisa.
Gazzetta dello sport (A.Pugliese)– Subito dopo la prima sconfitta stagionale in campionato ,quella casalinga contro il Torino arrivata lo scorso 14 Settembre, ci ha pensato proprio lui- Matias Soulè- a risolvere le cose. Con quel bell’assist per Lorenzo Pellegrini che ha regalato alla Roma la vittori nel derby con la Lazio. Ecco quella nata quel giorno sembrava essere una coppia improvvisata, quasi una necessità senza futuro. Ed invece Soulè e Pellegrini si sono presi man mano la Roma (oggi senza Wesley fermato da un problema muscolare) ed ora sono a tutti gli effetti i giocatori di maggiore efficacia a disposizione di Pellegrini che ancora una volta si affiderà a loro 2 per vincere . Insieme al loro 2 ci sarà Baldanzi (che al 31 agosto era già stato ceduto in prestito al Verona e che ivece ad oggi si ritrova ad essere quasi indispensabile). Lui è in ballottaggio con Dybala ma ieri è salito sull’aereo per Cagliari da favorito. Evidente come Gasperini si aspetti una risposta importante soprattutto da Soulè, che con il Napoli è risultato opaco e che invece può risultare decisivo per far rilanciare una Roma che spera anche con una vittoria di ritrovarsi ancora in testa considerando gli impegni non semplicissimi del Milan e del Napoli. Soulè a Cagliari ha segnato la sua unica doppietta in carriera, il 29 ottobre del 2023, quando era a Frosinone. Soulè ora cerca il suo decimo gol in serie a con la Roma e segnando eguaglierebbe anche lo score della scorsa stagione ma con 13 gare in meno. Ovviamente nella formula fantasia Soulè è il diamante, ma intorno a lui sta brillando da un po’ anche Lorenzo Pellegrini che anche ieri ha ricevuto altri complimenti da Gian Piero Gasperini. Con piacevole sorpresa di chi pensava che Lorenzo avesse staccato la spina e pensasse soltanto a trovarsi un’altra strada, considerando il contratto in scadenza a Giugno prossimo. Oggi la Roma si affida alla formula fantasia e con questa torna a dare la caccia alle vittorie e chissà anche alla vetta….
Intanto il Cagliari è a caccia di una vittoria che manca dal 19 settembre, 2 a 1 al Lecce, e in casa addirittura dal 13 settembre.. Oggi non avranno a disposizione il leader difensivo Yerry Mina oltre a Felici, operato al crociato
Al Bentegodi il Verona conquista la prima vittoria stagionale, superando l’Atalanta per 3-1 e lasciando l’ultimo posto. La squadra di Paolo Zanetti indirizza la gara già nel primo tempo. Al 28’ Belghali sblocca infatti il risultato eludendo un avversario e battendo Carnesecchi, rete confermata dal VAR. Otto minuti più tardi arriva il raddoppio, con Giovane che ribadisce in rete una respinta della difesa nerazzurra con un potente destro dal limite.
Nella ripresa i gialloblù colpiscono ancora in contropiede: al 71’ lo stesso Giovane guida la ripartenza e serve Bernede, che firma il 3-0 con un diagonale all’angolino. L’undici ospite accorcia solo all’81’ grazie al rigore trasformato da Scamacca, concesso per un fallo di mano di Bella Kotchap.
In classifica gli scaligeri salgono così a 9 punti e si portano in penultima posizione, mentre la Dea resta ferma a 16, in dodicesima.
Vittoria perentoria dell’Inter che, nell’anticipo della quattordicesima giornata di Serie A, a San Siro demolisce il Como con un netto 4-0. Pertanto, la formazione di Chivu balza in testa alla classifica – seppur temporaneamente – raggiungendo quota 30, mentre i lariani restano quinti a 24 punti, appaiati al Bologna.
La gara prende subito una direzione chiara. All’11’ Lautaro Martínez finalizza con un destro chirurgico un contropiede orchestrato da Luis Henrique. Il raddoppio matura al 59’, quando Thuram corregge sotto misura un corner di Dimarco. Al 64’ sarebbe arrivato il turno dello stesso Dimarco, autore di un sinistro che bacia il palo interno, ma l’arbitro annulla per la posizione irregolare di Barella all’inizio dell’azione.
L’undici di casa, però, non rallenta e all’80’ Hakan Çalhanoğlu firma il tris con un destro violento all’angolino. In chiusura, all’86’, Carlos Augusto cala il poker sfruttando un altro servizio di Dimarco, al suo secondo assist della serata.
Giungono notizie poco incoraggianti per il Como, prossimo avversario della Roma dopo la trasferta con il Cagliari. In vista del match di lunedì 15 dicembre, infatti, Cesc Fàbregas deve già considerare una defezione sicura e un’ulteriore possibile assenza nel reparto offensivo.
Maximo Perrone, ammonito nella sfida che i lariani stanno disputando in casa dell’Inter mentre figurava tra i diffidati, sarà costretto a fermarsi per un turno. Il centrocampista argentino non potrà quindi essere a disposizione contro i giallorossi.
Resta invece da monitorare la condizione di Álvaro Morata. L’attaccante spagnolo uscito dopo appena trentadue minuti a San Siro per un fastidio all’adduttore insorto senza alcun contatto. La sua presenza nella gara dell’Olimpico è dunque tutt’altro che scontata.
In vista della sfida di domani contro la Roma, Pisacane allenatore del Cagliari ha diramato la sua lista dei convocati, tramite i canali social ufficiali del club sardo. Tornano Palestra e Folorunsho dopo il riposo in Coppa Italia ma sono ben 5 gli assenti: Ze Pedro, Mazzitelli, Felici, Belotti e Mina che non recupera per la sfida di domani.
Nel big match pomeridiano tra Roma e Juventus Femminile nessuna delle due squadre prevale sull’altra e la partita finisce in parità con un risultato di 1-1.
Le giocatrici giallorosse iniziano bene la partita trovando già al 12 esimo minuto il vantaggio con un eurogol di Bergamaschi e anche grazie all’annullamento del calcio di rigore per la Juve da parte del Var, le giocatrici di mister Rossettini tornano negli spogliatoi con una situazione di momentaneo vantaggio. Nel secondo tempo però la Juventus grazie anche ai cambi e al superiore possesso palla trova il pareggio proprio con una calciatrice bianconera entrata dalla panchina, la centrocampista Pinto.
La partita finisce con un punto a testa per le due squadre e con la Roma che si trova ancora in testa alla classifica del campionato con un distacco di 6 punti dalla seconda che è il Milan.
La Roma tramite i suoi canali social ufficiali ha rilasciato la lista dei convocati di Gasperini per la sfida di domani fuori casa contro il Cagliari alle 15:00. Fra tutti c’è l’esclusione diWesley che già si poteva pronosticare dalle parole di Gasperini in conferenza stampa. Out ancora Angelino e Dovbyk, ma c’è Dybala che nonostante i problemi influenzali di questa settimana è comunque convocato per la sfida di domani. Prima chance tra i grandi per Arena, ragazzo che in Primavera sta andando molto bene.
Il Genoa affronterà lunedì 8 dicembre l’Udinese di Runjaic. Alla vigilia del match Daniele De Rossi ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa, aprendo una piccola parentesi sul suo ex compagno Nicolò Zaniolo.
Sulla scelta di Zaniolo di andare all’Udinese:
“Ha fatto la scelta giusta, è andato in un’isola felice dove non c’è spazio per nient’altro che il calcio”.
Il paragone con Norton-Cuffy:
“Mi fa piacere vederlo ai suoi livelli, fisicamente è un animale alla Norton-Cuffy, ha potenzialità pazzesche. È un bravissimo ragazzo, umile”.
Conclude raccontando un aneddoto ai tempi della Roma:
“Ogni tanto dovevamo picchiarlo in allenamento perché era troppo forte. Poi le carriere hanno mille strade, mille segmenti, a volte si perde un po’ il passo. Lui è stato sfortunato con le ginocchia, ha ripreso la rincorsa, però ‘stesse bono’ lunedì. Mi auguro che faccia quello che ha pronosticato quando è arrivato a Roma“.
MANZANO, ITALY - APRIL 25: Federico Guidi manager of Italy U20 looks on during the match between Italy 20 and Croatia U20 on April 25, 2018 in Manzano, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
La Roma Primavera affronterà il Cesena nel lunch match di domani fuori casa, valido per la 14 esima giornata del Campionato Primavera 1. Per l’occasione, l’allenatore dei giallorossi, Guidi ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali del club, analizzando la sfida di domani.
Sulle ultime prestazioni dei giallorossi:
“Abbiamo analizzato le prestazioni fatte e i dati, ci hanno dato conferma alle sensazioni dell’occhio. Abbiamo fatto buone prestazioni con dettagli da limare. Negli ultimi 30 metri dobbiamo migliorare la finalizzazione”.
Poi sulla squadra del Cesena:
“A Cesena sarà una partita estremamente complicata, contro il miglior attacco del campionato e una squadra che ha fatto più punti di tutti a casa propria. Loro sono dinamici, sanno attaccare la profondità e sfruttare il gioco aereo, ma dobbiamo giocare da Roma: cercare di non fare errori tecnici, cercare la palla, dare velocità alla manovra… dobbiamo essere più pericolosi”.
Infine parlando del duo Arena-Maccaroni, reduce dalla conquista della medaglia di bronzo con l’Italia U17:
“Arena e Maccaroni sono tornati con grande entusiasmo per il percorso al Mondiale. Siamo contenti, si sono espressi bene e hanno una medaglia di bronzo che dà loro grande autostima. In settimana hanno fatto molto bene, ma non avevo dubbi”.
Oggi alle 13.30 la conferenza stampa di Gasperini. Il tecnico ha quasi tutto il gruppo a disposizione, ieri è tornato ad allenarsi col resto del gruppo anche Angeliño. Le se parole:
Come sta Angelino? Dybala e Ferguson? “Angeliño ha avuto questo problema, sono passati due mesi e sono veramente tanti. Non posso fare previsioni, non sono stati problemi muscolari o articolari. Ha fatto gli esami, evidentemente sta bene. Nelle ultime settimane si è allenato e sta bene. Credo sia più una situazione dettata dai medici, quando ci daranno il placet lo utilizzeremo. Non è stata una settimana semplice per il resto, tra influenze e acciacchi. Tipo Koné ed El Aynaoui, Wesley che credo non rischieremo. Poi Dybala e Baldanzi, è stata una settimana non come speravo. Gli altri non mollano mai, sono sempre presenti. Cercherò di portare tutti comunque, ma dobbiamo fare delle valutazioni in vista di Celtic e Como”.
Sente di avere una rosa al completo?
“La Rosa al momento è al completo. L’unico fuori seriamente è Dovbyk, ma anche lui è sulla via della guarigione. Numericamente è sicuramente una rosa completa. I giocatori che hanno giocato meno stanno dando delle belle risposte. Da Ghilardi a Ziolkowski, ma anche Baldanzi e Pisilli, giovani italiani e under 21. Sono molto contento di loro e avranno più spazio. La rosa c’è, bisogna mantenere questo rendimento. Bisogna alzare presenza, rendimento in attacco. Da Dovbyk a Ferguson, Bailey e Dybala. Dobbiamo riuscire ad avere più continuità, ci sono stati veramente poco. Magari così abbiamo margini per fare anche meglio”.
Come spiega la scelta di Ferguson col Napoli. Dybala lo vedremo ancora in quel ruolo?
“Il problema di Dybala è solo una questione di infortuni. Altrimenti può giocare ovunque. Ha fatto quella serie di partite fino al Milan, anche molto positive, poi lo stop. La questione su Paulo è solo sulla sua disponibilità o meno. In questa settimana ha avuto un’influenza, è tornato da poco e ha fatto differenziato. Ora si riaggregherà alla squadra. In questo periodo lo abbiamo avuto a sprazzi, fino al Milan. Lì in attacco si può rotare in base alle caratteristiche, Baldanzi ha giocato bene e ha dato belle risposte anche se non è propriamente il suo ruolo. Tra tutti lo ha fatto anche meglio quel tipo di ruolo. Sappiamo che per giocare con lui centravanti devi giocare in un certo modo, con Ferguson o Dovbyk in un altro”.
El Aynaoui e Ndicka ci saranno per Roma-Como? “Non ho certezze ancora”.
Cosa vuole da Baldanzi e Dybala rispetto a Dovbyk e Ferguson quando giocano lì? “Nel momento in cui ti vengono a mancare contemporaneamente Ferguson e Dovbyk, vai a cercare, nella rosa che hai, l’adattamento migliore. Quindi cosa vai a cercare? Vai a cercare la rapidità, la tecnica, i triangoli, la palla terra. Se pensi anche al gol che è stato annullato a Pellegrini a Cremona, Baldanzi ha fatto una giocata… È chiaro che con quelle caratteristiche vai a cercare di mettere al meglio le caratteristiche di quei giocatori. Se ne hai altri, con altre caratteristiche, cerchi di sfruttare quelle che sono le caratteristiche migliori. Però, nella nostra rosa, in questo momento, se mancano quei due giocatori, è chiaro che quelle che hanno la caratteristica migliore, secondo me, anche rispetto a Soulé oppure a Pellegrini, vanno a fare quel ruolo. Poi, noi, che non lo possiamo fare, non lo può fare teoricamente chiunque con le proprie caratteristiche”.
Bailey ha parlato proprio dopo il Napoli dicendo che non può essere questo, dobbiamo recuperarlo. Fino a questo momento è sembrato un po’ un corpo estraneo. Ma è solo un problema di adattamento, di lavoro con la squadra, oppure c’è altro? E poi l’abbiamo visto quasi sempre a destra, ma può giocare anche dall’altra parte. Che tipo di giocatore lei ha visto fino a questo momento? Può alzare il livello, oppure ancora no?
“No, per l’amore, è stato un problema di lavoro. Lui è stato fuori tre mesi, tre mesi sono tantissimi. Ha avuto un infortunio, non chirurgico, ma un infortunio che l’ha tenuto fuori per due mesi. Due mesi sono tanti, quindi subito dopo è rimasto quasi un altro mese fuori. È chiaro che nel frattempo gli altri vanno avanti, vanno forti. È in un gruppo che viaggia, che è sempre presente, sempre compatto, sempre bello reattivo negli allenamenti e nelle partite. Non è facile poi dover recuperare, dover inseguire, soprattutto in un periodo come dicembre, novembre-dicembre, dove tutti vanno. Tutte le squadre ormai non hanno più quei cali asfissianti, i ritmi sono forti. Tu hai perso strada e devi rimetterti velocemente in carreggiata per recuperarla. È quello che stiamo cercando di fare, sperando che lui possa avere la continuità e la presenza negli allenamenti. Però, penso, beh… come fa a vedere il livello? Tre mesi che è fuori, è difficile. Deve rientrare in condizione, iniziare ad allenarsi regolarmente, dare un po’ di continuità agli allenamenti. Nella prima settimana o due settimane che si allena con regolarità, vedremo. Però c’è anche tutto il resto. È chiaro che è un giocatore su cui ci puntiamo. Lui, come quelli che ho nominato prima, Baldanzi, Ferguson, Dovbyk, sono giocatori che ci auguriamo possano dare. Perché se loro girano e hanno continuità, riusciremo a essere anche più competitivi”.
Lei avrà dei giocatori di riferimento, anche da questo punto di vista. Sono giocatori che magari, appunto, ne ha sottolineato quelli che si sono allenati un po’ meno, ma che comunque tengono sempre, sotto gli “highlander”. Vuole citarne qualcuno per capire, insomma, quali sono anche i suoi riferimenti nello spogliatoio?
“Mi fido veramente di tutti. Questo allo spogliatoio è un aspetto straordinario. A partire da Svilar, posso dire anche degli altri portieri che non stanno giocando. Tutta la difesa, Hermoso è un leader, Mancini è un leader. Ghilardi e Ziolkowski sono due giovani che non hanno saltato un minuto d’allenamento e per loro è stato anche faticoso all’inizio. Sono molto contento per Ghilardi che ha fatto quella prestazione, perché vuol dire che, quando uno fa, riesce a fare pure una prestazione, ma vuol dire che è in grado di poterla fare. Sarà così anche per Ziolkowski, che è un ottimo ragazzo, non so quale sarà il suo tempo, ma sono tutti ragazzi a posto. Vale per il resto dei ruoli, c’è il centrocampista, vale per l’esterno Wesley, ma anche tutti gli altri, Rensch, che c’è sempre, Tsimikas con le sue difficoltà, ma c’è sempre, Pellegrini, straordinario, Soulé, straordinario. Abbiamo avuto qualche defezione in quei giocatori che per lungo tempo, poi gli altri possono avere qualche giorno che succede, giocando a calcio tante partite, succede. Questi purtroppo hanno avuto defezioni molto lunghe nello stesso reparto e, nonostante questo, la Roma, in virtù proprio di questi ragazzi, ha fatto fino adesso un ottimo percorso e abbiamo tutta l’intenzione di continuare a farlo. Pisilli è un altro ragazzo straordinario e che sta facendo molto bene. L’ho un po’ penalizzato, ma è un giocatore forte. Lui giustamente meriterebbe magari di giocare di più e io non voglio fermarlo, perché se c’è la possibilità di giocare nella Roma sarebbe la cosa migliore. È normale che lui ambisca a giocare di più, ma lo sta facendo con grande professionalità ed è sempre lì pronto. Si è visto Baldanzi, che poi ha avuto la possibilità di giocare e ha fatto bene. La forza della Roma in questo momento è questo gruppo. In questo gruppo i giocatori hanno una mentalità veramente straordinaria”.
Come ha trovato Arena al ritorno dall’ottimo Mondiale che ha disputato e se ci potrebbe essere la possibilità di vederlo tra i convocati per la gara di domani?
“Sì, per domani i convocati. Qui ci andiamo un po’ più in età, un po’ più, però i passaggi sono poi gli stessi. Quello che ho sempre trovato producente è avere una rosa di 17 giocatori e poi avere dei giovani dietro da buttare dentro. Queste sono tutte situazioni che devi creare in anticipo e poi dopo dare spazio, magari se hai un settore giovanile come Roma o Atalanta. Ma mi accorgo che man mano che sali di ambizione e che pensi a risultati molto più alti, questo discorso diventa difficilissimo da fare in Italia. Sì, è uno dei ragazzi, però sta giocando in Primavera, calma”.
Siamo ormai a dicembre inoltrato, quindi penso, almeno dal mio punto di vista, che si possano tirare le somme sull’andamento di Ferguson, visto che è un giocatore che poi è in prestito con una situazione particolare in vista della prossima estate. Si sta parlando in questi giorni della possibilità che lui possa tornare al Brighton in maniera anticipata. Io le chiedo come si pone lei davanti a questa eventualità.
“Non posso impedire che se ne parli, ma io ne parlerò a gennaio con la società. In questo periodo succede sempre che si parli di tanti giocatori, poi magari uno entra, fa due gol e cambia l’onda, oppure fa due o tre partite di livello e cambiano tutti i giudizi. Io credo che quello che sarà adesso è troppo presto, come avete accennato voi, ci sono tantissime partite che possono cambiare completamente le strategie e le idee”.
Possiamo dire che Pellegrini sta diventando un uomo di Gasperini?
“No, è un uomo della Roma, è un giocatore forte. Un giocatore molto solido sia come giocatore, che sicuramente è un valore, ma questo l’avete sempre saputo. È un giocatore giovane che ha 29 anni, un giocatore sano, sempre presente, allena benissimo, è un ottimo ragazzo, fa parte di tutto quel gruppo di capitani molto attaccati alla squadra, alla stagione, alla prestazione della squadra”.
Nel suo incontro con i media, Pisacane ha innanzitutto fatto riferimento all’uscita dalla Coppa Italia, un’eliminazione che ha lasciato amarezza nel gruppo: «Buongiorno a tutti. Sicuramente rimane l’amarezza per essere usciti ai rigori, perché comunque eravamo lì a 11 metri dalla qualificazione. Peccato, perché volevamo regalare una gioia ai nostri tifosi. Ripeto, siamo arrivati a 11 metri da questo».
Il tecnico ha poi sottolineato quanto la prestazione offerta in un contesto complesso possa rappresentare un segnale positivo per il prosieguo del campionato: «Per quanto riguarda la botta di energia, è normale che quando vai in uno stadio del genere a fare una partita come l’abbiamo fatta noi, di grande sacrificio e di grande unione, è normale che faccia ben sperare per il futuro. Ma anche a Torino, penso che al netto della qualità degli avversari, la squadra abbia fatto la prestazione. Poi è normale che queste squadre, appena sbagli una piccola cosa, ti puniscono. Però, ripeto, da un punto di vista regolamentare è finita in parità e mi auguro che domani si possa continuare su questa scia. Non all’insegna del pareggio sicuramente, ma cercando anche di fare qualcosa in più. Vogliamo a tutti i costi, al netto dell’avversario, ritrovare e assaporare quel gusto di vincere».
Ha poi fatto il punto sugli indisponibili: «L’infermeria: Mina ha questa contusione alla gamba da 15 giorni. Comanda la clinica: il ragazzo sta lavorando a parte, fa di tutto per riprendersi, però in questo momento non è ancora al 100%. Per il resto rimangono a casa Zortea, Mazzitelli, Belotti e Felici».
Pisacane si è anche soffermato sul lungo elenco di infortuni e su ciò che rappresentano per il gruppo, iniziando da Felici: «Per Felici ci dispiace profondamente, perché è un ragazzo che ha molte qualità; dal suo inserimento e per quello che ci stava dando, perdiamo un ragazzo energico, un ragazzo che aveva voglia di spaccare il mondo. Dispiace perché sono momenti che pesano sul gruppo, sul lavoro quotidiano e sulle nostre scelte». Pur riconoscendo la difficoltà del momento, ha voluto dare un messaggio costruttivo: «Però, come ho detto alla squadra e dico a voi, mi piace pensare sempre positivo e mi piace pensare che l’infortunio di Belotti due mesi fa abbia dato inizio a un momento complicato. Purtroppo, per Mattia e per noi, credo che il suo infortunio possa invece chiudere questo momento complicato. Come si dice in questi casi, l’uomo si sacrifica e il gruppo deve reagire».
Lo sguardo è poi andato sulla Roma e, soprattutto, al suo allenatore: «Gasperini? Sicuramente è un’emozione, anche perché l’esordio in A l’ho fatto davanti ai suoi occhi in un Cagliari-Atalanta. Sarà un piacere ritrovarlo. Secondo me – non lo dico io, ma lo dicono i numeri – la sua Atalanta è stata un riferimento per il nostro calcio, con qualità, coraggio e qualità del lavoro. Ha portato avanti le sue idee, ha trovato una squadra che le ha sposate in pieno. È sulla bocca di tutti. Sarà un piacere affrontarlo per la prima volta in questa veste. Sarò felicissimo di abbracciare un grande allenatore».
Infine, una riflessione su Rodriguez, uno dei giovani più osservati del gruppo rossoblù: «E’ uno scugnizzo, sappiamo che non avrebbe tradito le attese anche di fronte ad uno stadio affollato. È un ragazzo che ha sangue freddo, come ho detto in tempi non sospetti. È un ragazzo che, secondo me e secondo lo staff, può essere il futuro del Cagliari. E ce lo auguriamo per lui, ma soprattutto per la nostra società, per il nostro club. Perché avere un giovane del genere dentro dà anche merito e lustro al lavoro che fa tutta l’Area Scouting».
Matias Soulè è uno dei protagonisti principali del buon inizio di stagione della Roma, autore fino ad adesso di 5 gol e due assist tra Serie A ed Europa League. Tema di dibattito è sicuramente però la sua costanza e continuità di rendimento, si è parlato a lungo, ad esempio, della convivenza con Dybala e di come il numero 18 “soffra” la “Joya”.
Durante il programma su Dazn, Hernanes ed Emanuele Giaccherini hanno messo a confronto il classe 2003 con altri protagonisti della Serie A, ritenendo che Orsolini, Pulisic, Lookman, Nico Paz e Yildiz siano al momento più avanti nel loro percorso.
Hernanes ha inoltre indicato Mattia Zaccagni come superiore a Soulé sul piano della costanza: «Per regolarità nelle prestazioni scelgo il giocatore della Lazio, non si tratta di una questione di qualità assoluta».
L’ex allenatore giallorossoAndreazzoli ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
Ecco le sue dichiarazioni: “Il 26 maggio? Una brutta macchia, indelebile per i tifosi. Cancellò tutto il lavoro fatto fino a quel momento, che era stato molto buono. Non se lo ricorda nessuno, però. Mi interessa solo il parere di chi mi ha vissuto. Negli ultimi tempi a Empoli mi chiamavano ‘nonno’. Spero di aver lasciato qualcosa ai ragazzi che ho allenato. La vera sfida è riuscire a trasmettere al gruppo il tuo pensiero, i tuoi valori”.
Andreazzoli, la finale persa con la Lazio nel 2013 resta una ferita aperta. Si è sentito abbandonato dopo la sconfitta? “L’allenatore in questo è un uomo solo. Perde la squadra, ma il giudizio ricade su chi era in panchina. Credo che quella partita l’abbiano persa più Totti, De Rossi & Co. Non Andreazzoli. O per lo meno, non soltanto”.
Roma poi è una piazza particolare… “Credo manchi l’oggettività nel pesare il lavoro. E gli elogi sono peggio delle critiche. Vinci due partite e ti stendono i tappeti rossi: ti invitano a cena, ti chiama il politico, perdi la misura. Ci hanno provato anche con me, non mi sono mai fatto coinvolgere. Poi perdi e improvvisamente vali zero”.
L‘anno dopo lei scelse di restare nello staff di Rudi Garcia. Alla presentazione della squadra fu il primo ad uscire, ricoperto dai fischi. “Mi hanno fatto male. Anche perché fischiavano solo me, come fossi l’unico colpevole. Me li sono presi a testa alta, sono passato oltre. Ma è incredibile pensare quanto ci si dimentichi in fretta del lavoro fatto in precedenza. Era stato buono, una media di 1,8 punti a partita e nessuno se lo ricorda”.
Le diedero anche del laziale… “Ci fu una polemica con Osvaldo, che fece un po’ troppo il furbetto. Se ne uscì con un’esternazione infelice, diciamo così”.
Lulic segnò, sfruttando una mezza papera di Lobont, Totti invece prese la traversa. Si è mai chiesto come sarebbe andata se…? “So che sarei stato riconfermato e avrei avuto la possibilità di giocarmi le mie chance, ma non ci penso più. Sono felice del percorso fatto”.
A Roma ha fatto il collaboratore per dieci anni. Togliendo Spalletti, con cui ha condiviso anche Udine, chi le è rimasto più impresso tra gli allenatori con cui ha lavorato? “Luis Enrique, una persona stupenda. Mi ha insegnato a tenere sempre la schiena dritta: lasciò un contratto per andare a studiare calcio. È un uomo incredibile quando parla alla mamma di sua figlia Xana, quando parla ai ragazzi in spogliatoio, per l’umanità e il rispetto con cui tratta tutti. Lo vorrei abbracciare e mi piacerebbe molto andarlo a trovare a Parigi”.
Tiago Pinto, ex General Manager della Roma, oggi dirigente del Bournemouth, nel corso dell’intervista a Cronache di Spogliatoio e Rivista Undici, ha parlato dei suoi tre anni nella Capitale, dei meriti e dei limiti, dei risultati ottenuti e del lavoro nel settore giovanile, riconoscendo anche gli errori.
Ecco un estratto delle sue parole: “Quelli a cui non piace Tiago Pinto tireranno sempre fuori i nomi di Viña, Renato Sanches o Shomurodov. Per me non ci sono problemi, ma qualcosa di buono è stato fatto. Dico tre nomi: Svilar e Ndicka a parametro zero, Celik a 7 milioni. Ogni tanto, non avere soldi ti aiuta a trovare soluzioni. Su Roma ho solo cose belle da dire. In tre anni abbiamo fatto una semifinale e una finale di Europa League e abbiamo vinto una Conference League. Non è stato abbastanza perché tutti volevano la qualificazione in Champions, ma abbiamo portato a casa qualcosa. Ci sono aree del club in cui la nostra strategia ha funzionato: ciò che abbiamo fatto nel settore giovanile è stato straordinario. Faccio qualche nome: Zalewski, Bove, Calafiori e Pisilli. Ma anche Marin, che oggi è il terzo portiere del Psg. Non dimentichiamo il ruolo che ha avuto Mourinho in questo, dando spazio ai ragazzi. Considerando la situazione economica, con tutte le limitazioni che avevamo, penso che siamo riusciti a fare tanto con poco”.