Gazzetta dello Sport – Vuol fare Batigol. Quei gol a raffica firmati Osvaldo

Nel 2007, dopo i primi lampi di classe in maglia viola, disse senza mezzi termini: «Portare la maglia numero 9, quella che a Firenze fu di Batistuta, non mi pesa. Anzi, mi inorgoglisce enormemente». Lo scorso agosto, appena sbarcato a Roma, aggiunse: «Bati è sempre stato il mio idolo. Non so se gli assomiglio, ma spero di fare almeno la metà di quello che ha fatto lui». Per poi chiudere tre mesi dopo, proprio in un’intervista alla Gazzetta dello Sport: «Io come Batistuta? Siamo diversi, lui era più potente e concreto, io forse più tecnico».
A conti fatti, per fare quello che fece Batistuta un po’ ovunque, Osvaldo di strada ne deve ancora fare. E per ora deve accontentarsi si fa per dire di essere ben avviato sulle sue tracce. Chi lo dice? I numeri, visto che l’attaccante italoargentino è negli ultimi venti anni l’attaccante giallorosso con la miglior media-gol 0,46 fino alla pausa di Natale. Il migliore se si eccettua uno, Gabriel Omar Batistuta 0.90. Appunto.

Stesso destino
Osvaldo e Batistuta sono stati accomunati nel loro sbarco a Roma da una cosa. Il costo, altissimo, affrontato dal club giallorosso per portarli nella Capitale. Per Bati vennero spesi ben 70 miliardi delle vecchie lire, con qualcuno che storse la bocca considerato l’età del «Re Leone» all’epoca 31enne e nonostante i suoi 56 gol segnati fino ad allora con l’Argentina e i 152 in maglia viola.
Per Pablo la Roma ha tirato fuori invece 15 milioni di euro più 2,5 di bonus, da molti all’inizio considerati uno sproposito per un attaccante che in Italia era andato via senza lasciare traccia e con una punta di livello già in casa come Marco Borriello. E quando, con i primi gol di Osvaldo e le conseguenti mitraglie sono cominciati anche i primi paragoni, in molti hanno sorriso. Anche se lo stesso Osvaldo nella presentazione ufficiale con la Roma disse: «Spero che un giorno i tifosi giallorossi mi possano ricordare per i 20 gol a stagione e non per due». Già, 20 gol, proprio come quelli che segnò Batistuta nell’anno del tricolore giallorosso, quello che lo ha impresso a fuoco nel cuore di tutti i romanisti.

Nel futuro
Numeri alla mano, Osvaldo vuole andare all’attacco di Bati. I suoi 7 gol in 15 partite non «pesano» come i dieci nelle prime 11 del Re Leone, ma per ora gli garantiscono l’appellativo di Simba, il futuro «Re Leone». Osvaldo ha fatto meglio anche dell’uomo con cui è stato messo spesso in contrapposizione proprio Marco Borriello, 7 gol in 16 partite la scorsa stagione e media-gol di 0,43 e Vincenzino Montella 0,38 nel 1999-00, con 5 gol in 13 gare, che ha rischiato di allenarlo. Numeri che testimoniano come sia cresciuto come attaccante, senza però perdere quella generosità che piace tanto a Luis Enrique e gli permette di aiutare anche in fase difensiva. Ora l’obiettivo è aumentare il numero di mitraglie. E far sì che Simba diventi presto il nuovo Re Leone…
Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese

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