Roma. Ora Gerson e Sadiq devono convincere il maestro dei giovani

La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Esuberi di lusso, con le valigie pronte, nonostante la speranza (o illusione?) di poter essere ancora importanti per la Roma. È la storia estiva di Sadiq e Gerson, entrambi classe 1997, promesse scomode in un gruppo che sembra poter fare a meno di loro, nonostante facciano di tutto per far ricredere il tecnico Di Francesco.

L’ATTACCANTE – Si sta impegnando davvero tanto per riuscirci, Sadiq, capace, proprio nel giorno in cui dall’Italia arrivava l’ufficialità dell’ingaggio di Defrel, di realizzare un gran gol, quello del pareggio, contro il Paris Saint Germain, a Detroit. Alla Roma dal 2015, insieme al connazionale Nura, l’attaccante è alla sua seconda rete nel precampionato giallorosso, dopo quella della vittoria contro lo Slovacko a Pinzolo. Eppure il club sembra intenzionato a piazzarlo in una squadra che possa dargli la possibilità di giocare con continuità, con la rosa di prima squadra completata dall’arrivo di Defrel come vice di Dzeko. La speranza, sua e della Roma, è che le cose vadano meglio rispetto agli ultimi mesi a Bologna. E chissà che tutti i rimproveri che Di Francesco gli riserva un giorno sì e l’altro pure alla fine non stiano tirando fuori la sua voglia di rivalsa.

IL CENTROCAMPISTA – Storia diversa quella di Gerson, portato nella capitale da Sabatini con l’etichetta di nuovo Neymar, per quasi venti milioni di euro e poi scaricato come un esubero pesante e scomodo, visti i difetti caratteriali, suoi e del padre che lo assiste. A gennaio ha rifiutato il trasferimento al Lille, cosa a dir poco sgradita alla società, dopo aver detto al club francese, il campo non lo vedeva dalla sfida contro la Juve del 17 dicembre, quando Spalletti a sorpresa lo ha schierato titolare allo Stadium per «contrastare Alex Sandro». Da allora solo panchina e un’apparizione in Primavera, con un fardello mica da poco sulle spalle, considerando anche la maglia numero 10 che gli era stata spedita a casa.

IL FUTURO – In queste settimane a disposizione di Di Francesco sta cercando di impegnarsi mettendosi in mostra: contro il Psg ha fatto l’assistsplendido – proprio per il gol di Sadiq, mostrando, almeno in parte, le qualità che avevano fatto innamorare di lui anche il Barcellona, ma non sembra sufficiente per rientrare comunque nei piani di Di Francesco, che ne ha sottolineato i miglioramenti, nonostante il rigore fallito. Rigore che Gerson aveva poca voglia di tirare, schiacciato evidentemente dall’etichetta di flop che per un ragazzo di venti anni pesa come un macigno. Sadiq, invece, appare più libero di testa e chissà se i due ragazzi avranno la possibilità di giocarsi ancora qualche chance di poter restare già nella prossima stagione con Di Francesco, che con i giovani è abituato a lavorare, e al Sassuolo ha valorizzato tanti ragazzi di belle speranze. La concorrenza in tutti e due i reparti è spietata, magari provare a giocarsi le proprie carte con un anno in più di esperienza potrebbe essere la soluzione, a meno che la tournée americana non scombini tutto e almeno uno dei due riesca a restare nel gruppo.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti