Olimpico blindato, perquisite persino le auto dei giocatori

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La Repubblica (M.Pinci) – Dalle file ai fischi. Finisce così la domenica all’Olimpico: la domenica di una Roma blindata, da Ponte Milvio a Lungotevere Oberdan, come fosse il centro di Parigi. Mezzo minuto di delusione fischiata, dopo il novantesimo, piove sulla Roma che lascia immalinconita il campo: un sipario triste annunciato già a un quarto d’ora dal fischio finale da un inaspettato “C’avete rotto”, urlato da entrambe le curve e decisamente più colorito di così. Forse i segnali di una domenica da cancellare erano però già nel prologo: le strade bloccate al traffico e le file all’ingresso delle curve avevano innervosito i tifosi, stritolati tra metal detector e perquisizioni “intime” ripetute due o tre volte. Perquisite le auto di tutti, anche dei calciatori in borghese compreso Salah, e non certo per l’omonimia con il ricercato internazionale. Nonostante tutto la Sud, persino più numerosa del solito, inizia cantando: “Forza Roma alè”, quasi a voler assolvere la squadra dopo il 6-1 di Barcellona. Che però, dopo il 2-0 dell’Atalanta torna ad aleggiare come un fantasma sull’Olimpico: “C’avete rotto”. Poi solo fischi.

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