Il Romanista – “Vogliamo accontentare i tifosi”

«Faremo il meglio possibile per accontentare le richieste della Roma e di conseguenza dei tifosi».

Il giorno dopo il comunicato ufficiale del club, che ha conferito il mandato di advisor alla Cushman & Wakefield LLP, parla Clara Zanussi, responsabile dell’ufficio stampa della azienda di real estate incaricata di trovare l’area migliore per il futuro stadio giallorosso. «Abbiamo appena firmato il mandato con la Roma e ci stiamo mettendo al lavoro per individuare l’area più adatta»dice la Zanussi a Rete Sport -. «Per ora non posso dire molto perché abbiamo appena cominciato a lavorare e si tratta di un incarico importante e a lungo termine». Parole che hanno reso più ottimista il tifoso romanista, fino a due giorni fa ancora molto scettico sulla possibilità di avere uno stadio tutto suo.

Ora c’è l’advisor, ci sono le date, verrà compilata una prima lista di siti edificabili entro 15 giorni. Si parla di Tor Vergata, Massimina, Tor di Valle, Casal Monastero e Ipogeo degli Ottavi. Tra queste, Tor di Valle è quella che sembra avere i requisiti migliori. Non però secondo l’onorevole Pierluigi Fioretti, esponente de La Destra e Presidente della Commissione speciale Roma Capitale. «Ho visto con i miei occhi il plastico riguardante la realizzazione di un prestigioso complesso residenziale sull’area di Tor di Valle»spiega a Radio Manà Sport– «che è stata recentemente acquistata da un importante costruttore romano. Dunque escludo categoricamente che a Tor di Valle possa essere realizzato anche un impianto come lo stadio, che per cubatura non potrebbe mai essere inserito all’interno di questo progetto». Quindi Fioretti ha scelto. A Tor di Valle, dice, non si farà. Curioso, però. Non dovrebbe essere la Cushman ad occuparsene? Si potrebbe leggere in queste dichiarazioni un tentativo della politica romana di provare a indirizzare la scelta. Scelta che spetta solo alla Roma, consigliata appunto dalla Cushman. Fioretti, comunque, va oltre. Dà anche dei consigli all’advisor. «Credo che su Roma ci siano diverse aree che anche in base alla previsione del piano regolatore possano essere destinate ad un’opera urbanistica del genere, due di queste sono: l’area di Casal Monastero, tra Torraccia e Centrale del Latte, dove tra l’altro tra due anni arriverà anche la coda finale della Metro, oppure l’area dell’Ipogeo degli Ottavi». Ci risiamo. […]
Il Romanista – P. A. Coletti  

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