Nelle mani di Ryan e Tiago: scouting e caccia all’occasione, così costruiscono la nuova Roma

La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Sessantasei anni in due, quasi la stessa età di Beppe Marotta (63) o dell’ex dirigente giallorosso Walter Sabatini (65 il 2 maggio). A pensarci vengono quasi i brividi, soprattutto perché l’Italia è un Paese notoriamente restio a dare fiducia ai giovani. E forse non è un caso che sia Ryan Friedkin sia Tiago Pinto siano stranieri. In Italia nessuno è così giovane come Ryan e Tiago. E a fare il mercato di oggi e anche a costruire la Roma di domani saranno proprio loro due.

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Non esisterà più un direttore sportivo plenipotenziario, ma un capo dell’area sportiva (Tiago Pinto, appunto) che riferirà direttamente al vicepresidente (Ryan Friedkin), che però ha anche voglia di partecipare alle trattative e alle operazioni di mercato.

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Non è un caso, ad esempio, che la Roma abbia trattato a lungo il giovane americano Bryan Reynolds, 19 anni, terzino destro del Dallas FC, per cui era stata presentata anche un’offerta da 7,5 milioni di euro. E lo ha fatto in prima persona lo stesso Ryan, cercando di sfruttare anche i rapporti personali della famiglia Friedkin con i proprietari della franchigia statunitense.

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Il mercato della Roma lo faranno proprio loro due, Ryan&Tiago. Sfruttando anche i propri rapporti personali, appunto. E con un’accortezza in più rispetto al passato, la voglia di ridurre al minimo commissioni e intermediazioni. Si cercherà di lavorare in prima persona, anche nei contatti con i club o con gli agenti dei giocatori, allestendo un database di livello.

 

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