Tutto nei tempi per le barriere: primo vertice ieri

Corriere dello Sport (F.M.Splendore) – Tutto nel rispetto dei tempi. Nove giorni fa la riunione al Viminale promossa dal ministro dello Sport Lotti che ha condiviso con il ministro dell’Interno Minniti la necessità di individuare un percorso per togliere le barriere dalle curve dello stadio Olimpico di Roma. Un vertice al quale, con il capo della Polizia Gabrielli, avevano partiecipato anche Lazio e Roma. Da quella riunione si era usciti con un mandato di Minniti a Gabrielli per trovare con la Prefettura e la Questura di Roma una soluzione condivisa in tempi ragionevolmente brevi. Ebbene, otto giorni dopo quel vertice, Gabrielli ieri ha incontrato al Viminale il prefetto Paola Basilone e il questore Nicolò D’Angelo. Una riunione fissata verso la fine della mattinata e che è servita a fare il punto e a far entrare il piano di eliminazione dei divisori nella fase più operativa. Ieri, nella fattispecie, Gabrielli ha chiesto all’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive di costituire un dossier che intanto rappresentasse una utile ricostruzione storica dei passaggi che portarono all’inizio della scorsa stagione a mettere le barriere nelle curve all’Olimpico. Erano gli esiti del documento della task force chiesta dalla Lega Calcio che da aprile 2014 aveva “partorito” la settorializzazione delle curve per un maggiore controllo (erano i tempi della discriminazione territoriale che il calcio inventò per poi capire di esserne prigioniero con squalifiche a raffica e curve chiuse). Quella settorializzazione, però, venne realizzata solo a Roma e non nel resto d’Italia, nonostante il documento portasse la firma del ministro (Alfano, allora): il provvedimento ha assunto così un sapore discriminatorio. E Gabrielli, che da prefetto di Roma lo ratificò, non lo ideò, venne anche lasciato piuttosto solo dai suoi, tra le critiche.

LA SOLUZIONE – L’obiettivo è arrivare a togliere le barriere. Una soluzione sarebbe prima dimezzarle, da 2 metri e 20 a 1,10, ma pare che l’operazione intermedia potrebbe essere economicamente più costosa di quella drastica (a cura del Coni, realizzabile con qualche giornata di lavoro). I tempi? Entro la stagione, prima che finisca. Per il ritorno del derby di Coppa Italia ad aprile? Sembrerebbe di no, ma molto dipenderà dalla burocrazia e dal comportamento dei tifosi. Il punto si rifarà tra una decina di giorni.

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