Napoli, Sarri: “Dobbiamo capire come ha fatto la Roma ad andare in gol con questa facilità. Gli episodi ci sono stati un po’ sfavorevoli, il gol del pareggio ci ha condizionato”

Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, al termine della gara di campionato contro la Roma ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

SARRI IN CONFERENZA STAMPA

Nonostante le prove di maturità superate quest’anno, potrà esserci comunque un contraccolpo psicologico?
Non penso che la squadra possa avere un contraccolpo perché la squadra ha fatto un’ottima prestazione, ha fatto 27 tiri in porta contro una grande squadra, ha tirato 15 volte nello specchio, ha creato 11 occasioni da gol contro le loro 5, questi numeri solitamente si trasformano in un 3 a uno a fine partita. La cosa che dobbiamo capire è come abbia fatto una squadra che ha toccato 8 palloni nella nostra area a fare 4 gol. C’è da capire soltanto quello, per il resto abbiamo fatto la nostra prestazione, con tanto gioco, molte palle gol. Non penso che sia una prestazione dalla quale dobbiamo uscire battuti, ma consapevoli che al di là di questa partita maledetta si è creato un problema, perché dal campo abbiamo avuto la sensazione che fosse maledetta: ogni volta che entravano nella nostra metà campo ci facevano gol però dobbiamo capirne l’aspetto razionale.

L’ha innervosita di più il gol di Dybala o il pareggio di Under?
Il pareggio può essere stato un gol che ci ha congelato un attimo, perché eravamo avanti da un minuto poi c’è stata la sfortuna della deviazione su un tiro che era partito anche in maniera banale.

Di solito avete una media di 34 palle perse a partita, questa sera 54. Questo dato come si analizza?
Per farsi un’idea di questi numeri bisogna vedere quanti palloni abbiamo giocato questa sera, è anche normale sbagliare di più se si giocano più palloni. Qualcosa nella fase di costruzione iniziale l’abbiamo persa, non siamo usciti con la solita velocità partendo da dietro. Non ho ancora i dati, ma nella fase iniziale della partita la sensazione che stavamo perdendo qualche palla di troppo l’ho avuta anche io. Un po’ meno sul primo gol perché credo che la palla sia uscita da un paio di rimpalli.

Che cosa si sente di dire al pubblico, che nonostante la sconfitta non hai mai smesso di incitare la squadra?
Il nostro pubblico è fantastico e c’è rammarico per la sconfitta soprattutto per questo Secondo me squadra stasera meritava gli applausi dei tifosi. Raramente ho visto una squadra giocare a calcio fino alla fine come abbiamo fatto noi, è un aspetto che bisogna riconoscere ai nostri ragazzi con un pubblico impagabile.

Nello spogliatoio a fine partita che sensazione ha avuto? Una sconfitta difficile o facile da superare?
Ho detto ai ragazzi quello che pensavo subito. C’è da valutare perché ci è successo contro una squadra forte così. Abbiamo due giorni per analizzare quello che è successo, non voglio condizionamenti dal punto di vista mentale anche perché siamo stati ai nostri livelli, forse anche di più perché avere 11 occasioni e tirare 127 volte in porta contro la Roma e fare tutti quei tiri nello specchio significa aver fatto un grande prestazione.

 

SARRI A MEDIASET

Che cosa è successo?
E’ una partita da rivedere, dal campo ci sono stati tanti aspetti positivi, abbiamo fatto 27 tiri in porta. Da quel punto di vista lì gli aspetti positivi sono tanti. Dobbiamo capire come ha fatto la Roma ad andare in gol con questa facilità.

Non teme l’ambiente?
Il nostro ambiente non ha dubbi. Noi non siamo un’espressione così forte del calcio italiano, ma stiamo facendo bene. Ci dispiace per il pubblico che è stato stupendo, ma sanno bene che stiamo dando tutto.

Ci sono stati errori di singoli o negligenza in fase difensiva?
L’attacco della profondità non ci ha creato grandi problemi. Abbiamo preso un gol dal tiro da fuori. Ci ha condizionato un po’ il gol del pareggio, la sensazione è che gli episodi ci sono stati un po’ sfavorevoli. La partita era in mano nostra, è venuto fuori questo problema, ci sarà da valutare e vedere con calma e tranquillità, per capire perché gli abbiamo concesso così tanto.

Pensa che la squadra abbia accusato la notizia della vittoria della Juventus?
Quello che pensavo su questo aspetto l’ho detto settimane fa. Se lo ripeto ora do solamente alibi per una sconfitta. Abbiamo perso per demeriti nostri e meriti della Roma. Non era una cosa normale settimane fa, dirlo ora è inutile. Ora è una scusa ed un alibi e non è giusto che sia così. Voi dovete inalberarvi per primi per via delle 9 partite prima della Juventus.

Può cambiare qualcosa per lo scudetto?
La lotta scudetto riguarda la Juventus. Abbiamo avuto la forza di rendergli la vita difficile, ma che loro siano di un altro pianeta sotto tutti i punti di vista mi sembra evidente.

Avete peccato un po’ di attenzione…
L’attacco ha funzionato poco bene in fase difensiva. Su palla persa loro uscivano con troppa facilità. Se poi analizziamo la prova dei difensori è molto buona. Bisogna capire quanto sono stati lasciati esposti e quanto ci hanno messo del loro.

SARRI A SKY

Avete subito il colpo del gol di Dybala e il pareggio di Under…
E’ un’impressione molto personale, sotto tanti punti di vista abbiamo fatto una buona partita, se fai 11 azioni contro 5 solitamente vinci 3-1. Abbiamo consentito poche volte alla Roma di entrare in area, dobbiamo capire perché abbiamo concesso il terzo gol alla Roma nonostante ce l’avessimo sempre noi. La prestazione è la nostra solita.

La cosa più importante sarà adesso ricostruire mentalmente il gruppo?
Non so, penso sia casuale il fatto di aver perso punti in casa, il modo di giocare è quello, costante sia in casa che trasferta. Non penso che questa partita possa abbatterci, poteva farlo l’anno scorso, ma questa è stata una prestazione in cui abbiamo costruito tanto. C’è da capire perché abbiamo perso, concedendo 4-5 palle gol.

Gli errori li avete fatti appena prima dei gol della Roma…
Il primo gol è abbastanza casuale, abbiamo preso due rimpalli. Non mi è piaciuto che a volte la Roma sia uscita con una certa facilità, hanno giocatori bravi tecnicamente ma a noi questo solitamente non succede.

Jorginho ha detto che è stato un problema di seconde palle…
Loro a livello di movimenti non ci hanno creato grandi problemi, noi abbiamo tirato tanto verso la porta. Ogni tanto allungavamo la distanza e questo permetteva a loro di uscire con rapidità.

Il suo primo pensiero sul gol di Dybala?
E’ stato un pensiero da toscano, non posso ripeterlo.

La lotta scudetto?
Bisogna considerarsi orgogliosi di entrarsi, si pretende da questo gruppo qualcosa che va al di sopra delle nostre potenzialità di squadra e di società. Siamo partiti da 64 punti, ne abbiamo fatti 82 e poi 86 senza Higuain. E’ un gruppo che ha fatto cose straordinarie, ma è ingiusto chiedergli sempre di più.

Però non dovete accontentarvi di quello che avete fatto, ma dovete avere la forza di reagire…
Non ci siamo mai accontentati, bisogna rimanere sereni, lucidi, capire perché abbiamo concesso e avere la sensazione che la prestazione è stata all’altezza. Affrontiamo la prossima partita con determinazione, non vogliamo ci sia imposto niente.

SARRI ALLA RAI

L’applauso del pubblico?
Significa che sono generosi. Sanno che noi non possiamo avere la responsabilità di vincere, la nostra realtà è diversa. Con il lavoro abbiamo fatto un salto di qualità. Penso sia un tributo anche alla partita, abbiamo fatto 27 tiri in porta che era successo solo con il Benevento. La Roma si è avvicinata raramente alla nostra area di rigore. Dobbiamo capire perché abbiamo subito così tanto, ma la prestazione era nostra.

La difesa che colpe ha?
Devo rivederla, non voglio dare responsabilità che non ci sono. Sulle nostre palle perse loro saltavano la nostra pressione, forse le distanze non erano giuste.

Anche oggi giocavate dopo la Juve, cosa cambia?
Non lo so, ho detto già quello che pensavo. Se poi stasera ti dicessi che ha influito cercherei un alibi, perciò dico che non ha influito. Non si capisce che il tuo Napoli è un bella squadra, ma non una grande squadra.

C’è un gap con la Juve, voi non avete l’obbligo di vincere…
Ma che non ci sia questo obbligo penso sia palese, ma forse fa comodo non tenerne conto. Noi non ci accontentiamo, cercheremo di rompere fino alla fine nelle nostre possibilità. Forse questo sarà insufficiente, ma il nostro obiettivo è quello.

Sembra che il Napoli però stia meglio della Juve…
Anche io la penso così. La partita è difficile da analizzare perché c’era la sensazione di poterla vincere, il livello di pericolosità era alto. Ma non si possono concedere 4 gol ad una squadra che entra in area 8 volte. Non sono preoccupato, e la squadra ha sempre continuato a giocare.

La Roma ha fatto 5 tiri e 4 gol, il Napoli 15 tiri e due gol…
Gli errori dei singoli ci stanno, è superficiale concentrarsi solo con quelli. La Roma eludeva sempre il pressing, questo espone la linea difensiva. Abbiamo avuto tante palle gol. Bisogna accantonare il discorso sfortuna e vedere cosa è andato storto.

Rifaresti le scelte fatte nelle coppe?
Certamente. Negli ultimi 10 anni in Europa League hanno vinto squadre che non erano in lotta per il campionato, solo il Porto nel 2010. Il turnover lo fanno tante squadre. Noi abbiamo sbagliato una sola partita, quindi diciamo che abbiamo preso un minimo di rischio ma che era inevitabile.

Vi ha condizionato il risultato della Juve?
Ne abbiamo già parlato. Questa è una cosa su cui mi sono già espresso. Dire qualcosa sarebbe una scusa, e non è giusto. Ho già detto quello che pensavo.

SARRI A RADIO KISS KISS

“Dal punto di vista mentale subire il gol del pareggio dopo pochi secondi dal vantaggio su una deviazione sfortunata ha pesato, dal punto di vista tattico no perché non abbiamo avuto problemi nel trovare spazi, abbiamo fatto gli stessi tiri della gara col Benevento, abbiamo avuto una produzione di gioco di grande livello, con questi numeri di solito vinciamo 3 a 1, il problema è che abbiamo subito 4 gol, dobbiamo capire perché ci hanno colpito 4 volte nonostante abbiano giocato pochissimo nella nostra metà campo. A vederla dal campo è stata la classica partita maledetta, però noi dobbiamo lavorare sull’aspetto più razionale, che la Juventus sia una potenza lo sapevamo. Io quello che pensavo sul calendario l’ho detto due mesi fa, un’opinione comprensibile, eppure sono stato molto criticato per questo. Sono orgoglioso di quello che stiamo facendo, sono orgoglioso del nostro pubblico, vedere lo stadio applaudire dopo una sconfitta è stata una sensazione bellissima, ora dobbiamo subito tornare alla vittoria con l’Inter ma non dobbiamo sentire alcun tipo di pressione, perché siamo lì a giocarcela con la più potente, il nostro obiettivo deve essere rompere fino alla fine”.

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