Nainggolan: “Il gol? Sarebbe stato più bello con la Curva piena. Ieri abbiamo cambiato mentalità e abbiamo vinto. Siamo una squadra forte. I nostri tifosi sono stati coerenti, i loro no”

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Radja Nainggolan, centrocampista della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di RomaRadio. Il Ninja ha parlato della bella vittoria per 2-0 contro la Lazio. Queste le sue parole:

Il numero che hai fatto sotto la Monte Mario è la cosa più bella del derby…
Provo a girarmi dall’altra parte, l’altro prova ad andare in pressione verso il portiere e io mi sono mosso bene. Una giocata più semplice di quello che è sembrato da come si sono mossi.

Hai tirato perché hai visto Marchetti fuori dai pali?
Avrei tirato comunque, non ho visto dove era Marchetti, lui vede partire la palla tardi perché davanti c’era Radu e lui era in posizione opposta. L’importante è aver fatto gol e aver portato a casa la vittoria.

Segnare al derby è così speciale come dicono?
Penso che sia emozionante, ma sarebbe stato più bello con la curva piena. Un’emozione bella, molto sentita, loro avevano lo stadio a favore e questo ci ha dato una carica in più. Rivederlo oggi è ancora più bello: i nostri tifosi hanno fatto un patto e si sono attenuti a quello e alle loro parole, i loro no e questo ci ha dato più carica.

Sembrava fosse tutto contro la Roma…
Io penso che dentro sapevamo che sarebbe stato difficile. Sapevamo anche di non aver giocato bene col Pescara. Ieri abbiamo messo cattiveria su ogni palla, lottavamo tutti nella battaglia, la vittoria è stata sopratutto grazie a quello. In altre partite magari ci mancano queste cose, il derby da una carica diversa e si è visto.

Alla fine vi ha messo più in difficoltà il Pescara rispetto alla Lazio…
Si ma sono due partite diverse. Col Pescara vai sopra dopo 10 minuti e il fatto di essere consapevoli di essere più forti ti porta a mollare un po’. Sono partite che pensi di vincere facile, sono più pericolose quelle perché si va in campo più molli ma si devono vincere comunque e ieri abbiamo cambiato mentalità, vincendo anche ieri.

Volete fare il salto di qualità?
Quello che ci manca non lo so perché sto sempre in campo, ma ci sono match in cui non abbiamo vinto che rischiavamo di perdere, bisogna sempre valutare le cose positive. Noi siamo una squadra forte, perché quando giochiamo match difficili siamo diversi, poi ci sono altre partite come con l’Atalanta dove perdiamo, altre simili a quella dove invece vinciamo 3-0. E’ sempre la mentalità, qui da tanti anni non si vince ed è difficile anche per quello. Se non vinci mai arrivare secondo forse può sembrare una vittoria, forse è questo, sono cose a cui non so rispondere esattamente. In questo momento stiamo li e ci dobbiamo provare.

Totti ha detto che sei romano. In quale quartiere sei nato?
Non lo so (ride, ndr). Sto ovunque, io a Roma sto bene, mi hanno accolto bene e rispettato. La cosa più importante è vivere bene, io e i miei cari, il resto è secondario. Per me è anche importante dove si vive, e io qui vivo bene, magari potevo andare da altre parti ma la qualità della vita è importante.

Sei arrivato qui con la fama del giocatore agonistico, ieri hai fatto tante cose di qualità…
Mi dicono che tecnicamente non sono forte!

La posizione da trequartista la soffri?
No, non la soffro. Io adesso stando in quel ruolo faccio iniziare male l’azione agli altri. Io mi trovo bene in quel ruolo. Ieri ero partito un pochino più basso, ma a partita in corsa bisogna saper cambiare. Ieri è stato così.

Nei primi minuti abbiamo sofferto un po’ Biglia…
Anche Daniele stava molto più basso, poi anche lui si è alzato un pochino. Sono mosse che sono piccole cose che magari da fuori non si capiscono.

Si crea una squadra indipendentemente da chi manca, vedi Salah…
Peres può fare quel ruolo, per me è un giocatore forte che ha bisogno di ambientamento. Qui è molto difficile, è stato preso come giocatore importante, le prime 2-3 partite già erano contro. Anche Emerson per me è un giocatore fortissimo. E’ difficile qua, però per me sono giocatori forte.

Perché Peres?
Il mister lo vedeva bene, mentre El Shaarawy era appena rientrato.

Ora arriva il Milan. Gara importante?
Io penso che noi dobbiamo guardare a noi stessi a prescindere. Adesso abbiamo il Milan, poi andiamo a Torino. Sono partite che se perdi stai sempre più distante, quindi sono partite da vincere a prescindere se vuoi essere importante.

Tu fai il calciatore per queste partite qua…
Sì, ma anche le altre sono partite che servono per arrivare più in alto. Poi pensiamo al Milan e si va a Torino.

Ieri è stato un derby che è costato tanto sacrificio a chi non è entrato. Roma-Milan è l’occasione giusta per rientrare?
Sicuramente. A noi mancano, è brutto stare così. Però anche loro hanno i loro diritti, ma noi come squadra ci soffriamo. Sapevamo che stavano fuori a fare il tifo, ma noi non li sentivamo. Sono cose difficili ma alla fine abbiamo dimostrato di poter vincere anche così. E’ una cosa che non possiamo intervenire noi. Ci mancano, è difficile giocare senza di loro.

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