Nainggolan fuori. «Roma, così si fa», «No, troppi rischi»

La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Radja Nainggolan resta a casa: «Brava Roma». Ma anche: «Roma, ma che fai?». La decisione del club giallorosso di non convocare il belga per la partita di oggi divide i tifosi, almeno su social e radio, che da giorni – in chiave giallorossa – non parlano d’altro. In attesa della risposta dei trentamila dell’Olimpico, ieri i romanisti hanno aspettato la fine della conferenza di Di Francesco per commentare l’esclusione di Radja e, come nella miglior (o peggior) tradizione, si sono spaccati, anche se una netta percentuale è decisamente a favore del belga e avrebbe voluto vederlo almeno in panchina.

BRAVA ROMA – Chi plaude alla decisione della Roma cita l’esempio Juve. «Chissà se Radja si farà la foto come Bonucci, sullo sgabello», scherzava qualcuno. Ma il sorriso non la fa da padrone in questa storia. «Finalmente stiamo facendo vedere di essere una società con le p… Ci voleva Monchi dalla Spagna», è uno dei messaggi più gettonati. «La Roma viene prima di tutto, era ora che qualcuno lo ricordasse ai giocatori: le grandi squadre si costruiscono in questo modo». Mentalità è un’altra delle parole chiave di questi giorni. «Io adoro Nainggolan, ma se vogliamo crescere di mentalità questo è ciò che si deve fare». Bravi e bene, quindi, anche secondo l’attaccante Davide Moscardelli, simpatizzante giallorosso: «È una scelta giusta. Radja è una bravissima persona, si è lasciato un po’ andare ma ora deve rispondere sul campo. Sono certo che non lo farà più».

MA PERCHÉ? . Per rispondere Nainggolan dovrà aspettare la partita contro l’Inter, dopo la sosta e, secondo Vincent Candela, «adesso Di Francesco dovrà giudicarlo per il suo rendimento e basta. Ormai la storia è chiusa, ma sarebbe servito anche contro l’Atalanta». La partita quindi sarebbe più importante del pugno di ferro, secondo tanti. Ad esempio c’è chi paragona la vicenda di Capo – Danno (come è stato ribattezzato il caso) all’espulsione di De Rossi contro il Genoa. «Il capitano della squadra si fa espellere, ci costa due punti e non succede niente, Radja fa una diretta su Instagram e non viene convocato. Chi ve capisce è bravo». Tra coloro che non capiscono c’è anche Angelo Di Livio. «Lui è stato molto ingenuo, ma io lo avrei messo in campo e gli avrei fatto mettere la faccia. Ha danneggiato l’immagine, doveva mettere il suo volto davanti ai tifosi e ai compagni. Ci vogliono più professionalità e intelligenza». E ci vuole pure, secondo Roberto Pruzzo, «la forza di chiudere questa storia. Ha fatto una stupidaggine, ma adesso basta». Perché, aggiunge Luca Telese, «cosa fa a Capodanno sono solo affari suoi».

RADJA IS ON FIRE – Dall’Italia all’estero: detto che in pochi vogliono credere all’ipotesi Cina-Guangzhou («la Roma non facesse scherzi», è il pensiero quasi unanime”), la notte di Nainggolan e la conseguente decisione della società hanno trovato ampio spazio sui media di tutta Europa. Molti inglesi hanno condiviso il video commentando: «Radja is on fire», dalla BBC ad «As» fino al «Mundo Deportivo» se ne sono occupati tutti, senza naturalmente parlare del Belgio, dove in tanti si chiedono: «E adesso Martinez che farà?». Il c.t. continua a tacere, mentre ancora non è chiaro se oggi Radja sarà o meno allo stadio. Francesco Totti due anni fa, quando Spalletti lo mandò via da casa sua, cioè Trigoria, si presentò accompagnato dalla moglie Ilary. E si prese l’ovazione dell’Olimpico. Chissà se sarebbe (o sarà), così anche questa volta.

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