Corriere dello Sport (R.Maida) – L’ importante è non fraintendere: chi pensa che José Mourinho si sia infilato nel tunnel della rassegnazione sbaglia di grosso. Anzi, gli manca di rispetto. Avreste dovuto vederlo ieri, in allenamento, mentre sgridava i giocatori  per un atteggiamento troppo rinunciatario durante la partitina campo ridotto: “Perdiamo troppo tempo nella parte bassa. Ma questa parte serve per andare dall’altra, in alto, non per restare qua”.

Proprio per dimostrare attaccamento alla causa semmai si diletta con i messaggi. Sui social, quando evoca la preferenza per Alvaro Morata attraverso un codice complicato come la sequenza di Fibonacci. E nei fatti, quando sostituisce dieci giocatori nell’intervallo di un’ordinaria amichevole portoghese ma decide di tenere dentro Belotti che di mestiere è un centravanti.  Per ritrovare il buon umore vorrebbe magari accogliere un altro campione come Dybala, arrivato alla Roma proprio di questi tempi l’anno scorso. Ma in un mercato difficile per tutti, e in particolare per i Friedkin dovrà pazientare ancora un po’ sperando di essere accontentato sull’unica vera richiesta: AM19. Detto che Tiago Pinto tiene ancora in caldo Scamacca e ha valutato altre occasioni, tra cui l’inglese Calvert-Lewin dell’Everton, Morata può sbarcare a Trigoria solo se nel frattempo qualche ammiratore segreto avrà comprato uno tra Ibañez e Karsdorp o Celik. 

In questo scenario incerto la Roma sembra però aver spezzato l’impasse sul fronte del centrocampista: dopo aver tentato invano di prendere l’austriaco Sabitzer, passato al Borussia Dortmund per 19 milioni, Tiago Pinto tratta con il Psg il prestito del portoghese Renato Sanches. L’amicizia tra Dan Friedkin e Nasser Al-Khelaifi, come nel 2022 per Wijnaldum, sta facilitando l’esito della negoziazione. Renato Sanches, della scuderia Mendes, è fuori dai piani di Luis Enrique e sarebbe ben lieto di raggiungere il connazionale Mourinho , siamo vicini all’accordo.