Mourinho: “Pellegrini non è convocato per il Genoa. Zaniolo è un nostro giocatore fino al 2024”

Alla vigilia del match contro il Genoa, è intervenuto in conferenza stampa Josè Mourinho. Queste le sue parole:

Il Genoa? Come sta Pellegrini, è convocato?

Lorenzo non è convocato, non è ancora pronto per giocare. Contro il Genoa è una partita difficile, hanno cambiato allenatore ma hanno anche tante opzioni. E’ difficile capire se questi giocatori saranno pronti per partire titolari. Per noi è importante capire la proposta di gioco del Genoa. Giochiamo a casa, i nostri tifosi tornano, veniamo da due vittorie consecutive e sarebbe importante farne tre di fila. Su questo dobbiamo concentrarci, abbiamo studiato la partita del Genoa contro l’Udinese. Pensiamo a noi e ai tifosi che tornano all’Olimpico e facciamo il possibile per vincere.

Zaniolo è centrale nel suo progetto tecnico e per questa proprietà? Ho l’impressione che le dichiarazioni di Tiago Pinto siano state travisate.

Le parole del direttore sono normali. E’ difficile per Tiago Pinto, che è onesto e diretto e non nasconde né vende fumo, dire che un giocatore sarà qui al 100% la prossima stagione. C’è bisogno di maturità, una parola chiave nel nostro progetto Roma. Penso che è una parola importante anche per voi. Noi come club stiamo dimostrando maturità, anche se per qualcuno non è vero, il progetto e il modo di comunicare mio e del direttore dimostrano maturità e un modo di accettare e comportarsi dei nostri tifosi dimostra maturità. Anche da parte vostra c’è bisogno di maturità. La risposta di Tiago è stata isolata dal contesto, c’è bisogno di non trasformare una frase onesta in qualcosa che non è stato sufficiente per stare in prima pagina per una settimana. Sono contento per questo mercato. Se mi chiedete se preferisco quello che hanno fatto altre squadre, ovviamente sì. Sono stato nel mercato di altre squadre, con quel profilo, ma sono contento per il nostro profilo di mercato e perché oggi siamo più forti rispetto al 31 di dicembre. Abbiamo perso giocatori che non hanno giocato molto con noi e ne abbiamo presi altri che in due settimane hanno giocato più di loro. Il nostro obiettivo è sempre migliorare. Il mio obiettivo è migliorare sempre in ogni mercato fino all’ultimo con la Roma, che solo i Friedkin sanno quando sarà. L’obiettivo è che i giocatori importanti rimangano con noi, nel caso specifico di Nicolò fino al 2024 è un nostro giocatore.

Lei ha parlato di maturità. Quanto è difficile preparare la partita di domani sapendo che c’è la partita contro l’Inter?

Non abbiamo parlato dell’Inter né ci abbiamo pensato. Neanche gli analisti hanno fatto lavoro sull’Inter. Siamo concentrati su questa partita, sicuramente domani a partita finita sarò già qui per iniziare a pensare alla partita di Coppa Italia, ma finora neanche un minuto abbiamo pensato a quella partita. Domani è troppo importante per noi, come ogni partita. Concentrazione solo su domani.

Dopo le ultime soste Vina è arrivato sempre a ridosso delle partite di campionato, può riposare dato che c’è Maitland-Niles? 

E’ arrivato ma non ha giocato. Le altre volte tornava con minuti nelle gambe, o infortunato, questa volta è tornato senza giocare, felice perché la sua Nazionale ha vinto ed è importante per un ragazzo che sogna il Mondiale con il suo Paese. Oggi siamo una squadra più equilibrata, con più opzioni, abbiamo fatto il mercato con questa intenzione, abbiamo fatto in modo che la squadra fosse più equilibrata. Abbiamo Maitland-Niles come opzione in più per Vina e Karsdorp e in una settimana come questa è importante avere opzioni.

Pellegrini può essere pronto per l’Inter? Può giocare con Mkhitaryan e Sergio Oliveira? 

Contro il Milan ha giocato con Veretout e Mkhitaryan. Sergio Oliveira è più posizionale di Veretout. Lì abbiamo un gruppo di giocatori che ci danno opzioni. Quando pensiamo al futuro e a migliorare sempre, ovviamente avremo bisogno del regista puro, che non abbiamo ancora. Non è facile per noi giocare con un giocatore unico lì, ma adesso lì abbiamo queste opzioni. Anche Bove cresce tanto, sono contentissimo perché è un ragazzo con qualità e maturità, non sembra un ragazzino. Stiamo bene, è una rosa che in questo momento è più equilibrata. Possiamo giocare con tre giocatori lì. Quando una squadra lavora insieme con lo stesso allenatore, capiscono meglio i ruoli, sono preparati per giocare in modi diversi. Lorenzo è possibile che torni martedì. Ieri si è allenato, oggi ha fatto tutto con la squadra. Domani ha bisogno di riposo perché si è allenato tanto.

Alla Roma serve di più tornare in Champions o vincere una delle due coppe in questo momento? Quanto crede nei nuovi sistemi di allenamento? 

Continuo a pensare che il modo più facile di vincere è avere i giocatori più bravi. Credo nei metodi di allenamento e per questo sono un allenatore, altrimenti sarei un direttore sportivo o presidente. Io sono allenatore nel corpo e nell’anima e per questo ci credo. Anche oggi che siamo nella generazione del copy-paste tutti entrano subito nel lavoro che fanno gli allenatori più importanti. Ognuno di noi è diverso, ma la struttura degli allenamenti oggi è la generazione del copy-paste. E’ difficile dire cosa sia più importante, andiamo per entrambi. Se siamo in Conference League andiamo con tutto quello che abbiamo. Finché la matematica ci dice che è possibile dobbiamo giocare per vincere le partite e vedere se è possibile arrivare tra i primi 4. Arrivare quarti è importante economicamente e per prestigio, ma vincere una competizione è vincere e io credo tanto che è un po’ come un virus positivo, un modo di essere e di pensare. Vincere è fondamentale e sarebbe molto importante per noi. Vediamo, per adesso l’obiettivo numero uno è vincere col Genoa.

Adesso ci sono 4 mesi in cui la squadra non può cambiare. Rispetto agli obiettivi che si è posto, quanto è importante questo periodo in cui si è tutti uniti?

Adesso è importante perché finito questo periodo la stagione è fatta, la classifica non si cambia, i titoli vinti o no sono lì. Per questo ogni partita diventa fondamentale. Ogni partita, ogni punto e ogni dettaglio, la Coppa Italia, la Conference League, io e i giocatori, adesso siamo noi. Vedremo se potremo contare anche Spinazzola per la fine di questo campionato.

Perché è cambiato il calcio nel senso di casa-trasferta, e domani si aspetta una partita come Roma-Sampdoria? 

Roma-Sampdoria è una partita in cui ho chiesto all’arbitro perché non ha dato un giallo al portiere al 15′ minuto e ha aspettato l’89’ quando un portiere è anche felice se gli dai un cartellino giallo. Questo per dire che quando una squadra vuole una non-partita vai contro l’essenza del gioco che è giocare. Penso che dare un giallo al portiere così presto, quando la palla arriva lì il tempo utile della partita si alza. Il Genoa contro l’Udinese ha fatto un numero altissimo di falli che ti dicono obiettivamente che è una squadra che non vuole lasciar giocare l’avversario, gioca tanto ma non ti vuole far giocare e se ti fanno 1,2,10,20,30 falli durante la partita, fai la media di falli per minuto ed è un numero che non è possibile nel calcio moderno. La maggior parte della squadre vogliono giocare, da quando sono tornato in Italia, la Fiorentina ha giocato in un modo fantastico contro di noi, anche con il Sassuolo. Oggi il calcio ha più partite di prima, perché tu prima sapevi cosa poteva succedere.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti