La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese)Bisogna vincere. E su questo non c’è neanche il minimo dubbio. Perché la Roma è partita male (un punto in tre partite), perché l’Empoli è l’unica squadra ad aver fatto peggio dei giallorossi (zero punti e zero gol segnati) e perché senza una vittoria la situazione della Roma diventerebbe materia caldissima. E poi perché José Mourinho ci tiene a sistemare subito le cose ed evitare una piccola grande macchia nella sua lunga (e luminosa) carriera.

In settimana abbiamo lavorato con 9 giocatori, di cui 7 infortunati – dice lui alla vigilia – Ma abbiamo l’ambizione di vincere la nostra prima partita di questa stagione“. Finora, infatti, il portoghese non era mai partito così male come in questa stagione. Un po’ per sfortuna, un po’ per errori individuali, un po’ anche per le sue scelte che magari alla lunga pagheranno anche (come quella di far giocare insieme Cristante e Paredes, due monopasso) ma per ora non hanno dato i frutti sperati dal tecnico giallorosso.

Stasera, quindi, l’Empoli è un banco di prova importantissimo, anche per vedere se la squadra ha ancora il carattere delle due scorse stagioni o ha perso qualcosa a livello motivazionale. Serve rimettere subito la barca in asse, per evitare il rischio di pericolosi naufragi. Anche perché dopo l’Empoli il calendario mettere i giallorossi di fronte a Torino, Genoa, Frosinone, Cagliari e Monza. Insomma, la possibilità di rimettere subito le cose a posto c’è eccome.

Tra l’altro, per la sfida di stasera Mourinho recupera tanti dei suoi giocatori migliori: Dybala, Aouar, Sanches, ma anche Mancini, El Shaarawy e Zalewski, tutti recentemente ai box per problemi muscolari vari.