Il Messaggero (S. Carina) – Un pallido sole, che si alterna a tratti con una leggerissima pioggia, è il benvenuto che l’Algarve riserva alla Roma. Non il massimo pensando che in questa zona del Portogallo di media i giorni di sole sono circa 310 all’anno. Per il resto, è lo stesso scenario dello scorso luglio, con l’oceano atlantico che sullo sfondo rumoreggia.
È rimasto invece in silenzio Mourinho. Ad attenderlo, all’uscita dall’aeroporto, oltre ai tre giornalisti italiani presenti almeno una quindicina di cronisti portoghesi che hanno provato a rubargli una dichiarazione a seguito dell’addio del ct Fernando Santos, sollevato dal suo incarico proprio nel pomeriggio di ieri. José ha dribblato, con l’aiuto della polizia locale, le insidie.
Sinora la stagione è stata caratterizzata da alti (pochi in realtà se non la vittoria a San Siro) e bassi (ko di Razgrad, Udine, nel derby, con il Siviglia e il Napoli in casa) ai quali si è aggiunta una forte dose di nervosismo, faticosamente controllata dalla società.
Il settimo posto in classifica, seppur a 3 punti dalla zona Champions, più la qualificazione come seconda nel girone di Europa League (che costringerà la Roma ai play off contro il Salisburgo ) sono la fedele fotografia di una prima parte della stagione abbastanza anonima.