Mou e Juric, due tecnici e un obiettivo: fare punti

Corriere della Sera (M. Graziano) – Tredici giornate sulle montagne russe non hanno comunque mai messo in discussione la solidità dei rapporti di Mourinho e Juric con le rispettive piazze. Ora per Roma e Toro è però tempo di far quadrare parecchi conti, in particolare a livello di continuità di risultati.

Parliamo di tecnici che sanno marchiare i loro progetti fin dalle primissime battute della stagione, ma che finora hanno obiettivamente combattuto anche con scorie mentali ereditate dallo scorso campionato e parecchi infortuni.

Giallorossi con due vittorie (Cagliari e Genoa), altrettante sconfitte (Milan e Venezia) e un pareggio (Napoli) nelle ultime cinque gare di campionato. I granata rispondono con tre successi (Genoa, Samp e Udinese) e due sconfitte (Milan e Spezia), ma lontano da Torino hanno raccolto appena 4 dei 17 punti in classifica: vittoria in casa del Sassuolo e pareggio a Venezia.

Per Juric è solo un caso: “Certe partite in trasferta sono state addirittura le nostre migliori prestazioni sul piano del gioco. Lo spirito è sempre stato quello giusto. Ora però bisogna fare punti“.

La classifica mette spalle al muro soprattutto Mou, che non può permettersi di perdere terreno dalla zona Champions: “Il Toro è un ottimo esempio di come si difende, ha uno stile proprio. Non dico un modo unico, perché ci sono altre squadre che si muovono così, ma è un esempio convincente. Servirà grande qualità offensiva per fare gol“, dice il portoghese. I granata (13 gol subiti) hanno la seconda difesa del campionato, mentre in attacco cercano ancora il miglior Belotti, che alla Roma ha già fatto 6 reti, 5 delle quali proprio in trasferta. “È in crescita”, conclude Juric.

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