il Messaggero – Roma, Montella alla stretta finale

Vincenzo Montella, nella prossima stagione agonistica, non sarà più l’allenatore del Catania: il presidente Antonino Pulvirenti, insomma, sa che dovrà scegliere un sostituto. Bisogna vedere, però, se l’Aeroplanino riuscirà a diventare per la seconda volta il tecnico della Roma dopo l’addio di un anno fa. Non ci sono dubbi che Franco Baldini e Walter Sabatini abbiano scelto lui come successore del dimissionario Luis Enrique, ma la rigidità del club etneo che sta rallentando il trasferimento potrebbe stancare i dirigenti giallorossi, poco propensi fin dall’inizio a negoziare il via libera per l’allenatore. In Sicilia vorrebbero avere un giocatore in comproprietà e cederne un altro con una valutazione vantaggiosa. Tra oggi e domani, comunque, la stretta finale. Entro 48 ore a Trigoria si aspettano una risposta.

Montella e la Roma si confrontano ormai da giorni. Vincenzo è sempre in contatto con Sabatini, per seguire le operazioni di mercato (budget di almeno 30 milioni), e sabato ha parlato anche con Baldini. Del contratto: sull’ingaggio che è lievitato su cifre simili a quelle pattuite con Luis Enrique (circa 3 milioni lordi più bonus) sulla durata che sarà di due anni più un anno (o due) di opzione. E dell’impostazione del lavoro in campo. Il dg richiamerà presto il tecnico, rientrato due giorni fa nella capitale. Un nuovo appuntamento, tra stasera e domani.

Ma è dal Catania che deve arrivare il sì. In modo chiaro e definitivo. Baldini parlerà oggi, dopo i contatti informali delle ultime ore, con Pulvirenti per sbloccare la situazione. Che però sembra meno complicata di una settimana fa. E’ stato Montella a prenderla di petto, parlando con sincerità al presidente della società siciliana. E mettendolo davanti al fatto compiuto. Senza alcun ultimatum, perché non serve, ha spiegato che, a prescindere dall’epilogo della vicenda, l’anno prossimo non sarà più sulla panchina del Catania. Lì non torna. Per coerenza. Nel giugno scorso ebbe la promessa dell’ad Lo Monaco, ora passato al Genoa, di essere liberato in caso di chiamata di una grande club. Prima della Roma, tanto per fare un esempio, si era mossa la Lazio che lo prenderebbe ancora e che aveva ricevuto la disponibilità del tecnico. Quindi l’Aeroplanino, pur avendo il contratto che scade il 30 giugno 2013, era già pronto a salutare in anticipo, forte proprio dell’impegno preso con Lo Monaco che gestiva l’area tecnica a 360 gradi. Prima del club biancoceleste e di quello giallorosso, sondaggi erano stati fatti pure dall’Inter, dal Napoli e dalla Fiorentina. Questo per dire che l’allenatore era pronto, una volta conquistata la salvezza, a lasciare il Catania.

La Roma è al primo posto per Montella. Lo ha ammesso lo stesso Vincenzo dopo l’ultima gara di campionato, al Massimino contro l’Udinese, lo scorso 13 giugno. “Il presidente sa che ho un debole per il mio vecchio club”. E l’Aeroplanino è da la prima scelta di Sabatini, convinto dalla soluzione italiana. Il ds è stato capace, dopo aver raccolto informazioni sull’allenatore anche all’interno di Trigoria, di smussare le perplessità di Baldini che ora crede fortemente nelle potenzialità del trentottenne di Castello di Cisterna: anche per lui è il tecnico giusto per il rilancio.

Il dg non avrebbe problemi a ottenere la libertà di Montella piazzando un giocatore al Catania che, qualche settimana fa e prima di sapere che Vincenzo sarebbe andato via, aveva cercato Sabatini per Bertolacci. La Roma può mandare il centrocampista in comproprietà in Sicilia. O anche il difensore Crescenzi. Piscitella, invece, lo lascerebbe solo in prestito. Questi, però, sono dettagli. Perché il club giallorosso potrebbe pure chiedere a Pulvirenti un calciatore suggerito dal nuovo allenatore: gli attaccanti argentini Barrientos e Gomez, il centrale Spolli o il mediano argentino Izco. A Trigoria e a casa Montella aspettano novità entro domani, quando è in programma il cda della società etnea che ancora non sa se farà in tempo ad annunciare il nuovo tecnico, con Delio Rossi favorito e indeciso.

Da registare una dichiarazione criptica di Villas Boas dal Portogallo: “Per me è importante scegliere il progetto giusto. Non c’è alcuna urgenza in questa scelta”. L’allenatore portoghese, esonerato ad inizio marzo dal Chelsea (poi campione d’Europa con Di Matteo in panchina) e cercato dal Liverpool, stavolta non direbbe no a Baldini.

Il Messaggero – Ugo Trani

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti