Gioventù dorata

romagnoli

La Stampa (G. Odennino) – Giovani, carini e ben occupati. Il film del mercato di serie A sta regalando una visione (quasi) inaspettata a un pubblico che negli ultimi anni si era abituato a vedere girare pochi soldi, utili più a ingaggiare vecchi campioni o cavalli di ritorno che non talenti in erba. L’aria adesso è cambiata e non è un caso che sul podio degli acquisti più onerosi di quest’estate ci siano un attaccante di 21 anni (Dybala) e un centrocampista classe 1993 (Kondogbia). Due operazioni capaci di movimentare 40 milioni di euro cadauna, tra cartellino e bonus, con Juve e Inter decise a imprimere una vera e propria svolta. Puntare sui giovani campioni non è una moda passeggera e sta diventando una priorità assoluta, visto che la riforma delle rose voluta dalla Figc (25 elementi con 4 giocatori formati dal club e 4 in Italia, ma illimitati Under 21) va nella direzione di svecchiare il calcio e tutelare i vivai. Meglio farsi trovare pronti e così la meglio gioventù ha ritrovato quella vetrina e quei valori che fino a poco tempo fa sembravano solo un’utopia.

Come i 30 milioni che la Roma chiede per cedere il difensore Romagnoli, 20 anni, a un Milan sempre più in pressing per l’azzurrino. Una follia per qualcuno, la semplice regola del mercato per gli altri. La semina bianconera La Juve ha tracciato la strada, creando nel tempo un vero e proprio progetto legato ai giovani. L’obiettivo attuale è quello di avere dieci calciatori nati tra il ’91 e il ’96 in prima squadra. Ora sono otto, con il gioiello Pogba (22 anni compiuti a marzo) a brillare su tutti, e c’è ancora spazio per nuovi innesti d’alto livello. Dybala è il miglior rappresentante del nuovo corso, visto che il neo bianconero è nei primi 20 posti della speciale classifica degli Under 21 più pagati di sempre. In vetta c’è Neymar, passato nell’estate 2013 dal Santos al Barcellona per 83 milioni, e non mancano Sterling (fresco di passaggio dal Liverpool al Manchester City per 63 milioni), Hazard, James Rodriguez, Gotze o Benzema. Ma al 14° posto c’è l’argentino che può vantare un piccolo record: nessun club italiano aveva mai speso così tanto per un giovane. La semina dorata, poi, ha dato a disposizione di Allegri la nuova ossatura dell’ItalJuve: in difesa Rugani, a centrocampo Sturaro e in attacco Zaza.

In attesa di Berardi, che ora è tutto del Sassuolo (comproprietà riscattata per 10 milioni) e può essere ripreso dai bianconeri per 18 milioni in qualsiasi momento. Una cifra simile l’ha offerta qualche settimana fa il Napoli per ridare Rugani a Sarri, ma il no è stato tanto netto quanto significativo. I giovani adesso non servono per fare cassa. Il cambio di rotta del Toro Se la Juventus per nome e filosofia non può non avere la gioventù in casa, segnali importanti sono stati lanciati dall’Inter. Che non ha preso solo Kondogbia, ma anche il difensore 23enne Murillo per 8 milioni e in attacco vanta pur sempre il capocannoniere Icardi (targato 1993) e il 21enne Kovacic. Il Milan tratta Romagnoli per la propria difesa su precisa volontà di Mihajlovic che l’ha forgiato, mentre la Samp ha investito sul 23enne Fernando per il centrocampo e il Toro ha dato un segnale fortissimo. Non solo ingaggiando Zappacosta e Baselli dall’Atalanta per 11 milioni, ma confermando l’altro azzurrino Benassi e trattando Belotti, il bomber dell’Italia Under 21. E così, nei primi 15 affari di questa estate, ben 7 coinvolgono giocatori sotto i 23 anni con quasi 100 milioni di euro investiti. Una rivoluzione senza precedenti e senza badare a spese.

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