La Stampa (F.Manassero) – Ha fissato la condizione per restare e ora, dopo le rassicurazioni di Urbano Cairo, ha cominciato a programmare il Toro del domani. In attesa che si chiuda ufficialmente la telenovela, il rilancio di Giampiero Ventura è un gruppo che già l’anno prossimo abbia l’obbligo di giocarsi per davvero un posto in Europa League. Come? Allestendo una squadra con qualche certezza in più e qualche speranza in meno. Se l’ultimo mercato è stato quello della semina con i tanti giovani di qualità, ma ancora in parte acerbi arrivati a corte (e questo campionato ha dimostrato che la scommessa non ha pagato del tutto), il prossimo dovrà essere quello delle certezze, cioè di gente già pronta all’uso. Rodata ma non bollita. «Il futuro dipende dagli obiettivi che avrà il club, se è nell’immediato è un conto, se bisogna programmare invece è un altro discorso», il messaggio sempre meno criptico del tecnico che non vede l’ora di finire questa tribolata stagione. Da cui però si può trarre un valido insegnamento. «Facciamone tesoro per migliorare tutti», ammonisce il condottiero granata.
Cambio modulo – Si sta disegnando un Toro che cambierà modulo e carattere, un Toro più offensivo in cui stanno tornando di moda gli esterni. Ventura li vuole già collaudati, come quel Iago Falque che giovanissimo aveva conosciuto ai tempi del Bari, quando l’allora ragazzino di Vigo si divideva tra Primavera e prima squadra, e il tecnico ne annotava i costanti progressi. L’estate scorsa lo spagnolo, che adesso ha 26 anni, è finito alla Roma nell’affare Bertolacci (quest’ultimo poi venduto al Milan), ma è già nel rullo delle uscite visto che Luciano Spalletti da quando è subentrato non l’ha quasi mai impiegato. Il club granata ne ha parlato con i giallorossi pochi giorni fa, in occasione dell’incrocio di campionato: Falque, mancino naturale di scuola Real Madrid ma cresciuto calcisticamente nel Barcellona – e transitato pure dalla Juventus -, costa 7-8 milioni. Il club di Cairo sta lavorando per il prestito ad 1 milione con diritto di riscatto, formula già adottata dalla Roma per acquistare il calciatore dal Genoa. Sarebbe un innesto ideale nella tela di Ventura, potendo giocare indifferentemente in tutte le zone d’attacco e pure come trequartista, un ruolo che il tecnico rispolvererà anche alla luce della mancanza di fantasia lamentata in questa stagione.
