Mercato ormai sconfessato, a gennaio serve la rivoluzione

Il Messaggero (S.Carina) – Il mercato di Pinto crolla definitivamente sotto i colpi di Mourinho. Più soft nei toni e nell’esposizione ma non per questo meno incisivo: “Questa può essere una stagione di dolori, dire che il quarto posto è l’obiettivo per cui lottare non significa che siamo da quarto posto“. Il suo è un crescendo: “Karsdorp era in difficoltà fisica e per un giallo preso, ma se avessi dovuto cambiarlo con chi avrei dovuto farlo? Oggi i due terzini in panchina erano Reynolds, che ha fatto 2-3 partite in Serie A, e Tripi che è un ragazzo della Primavera. Non penso che questa rosa sia migliore di quella dello scorso anno. Ha dei limiti, è squilibrata. Abbiamo perso giocatori di esperienza, due come Bruno Peres e Juan Jesus sarebbero stati utili“.

José parla con un tono quasi dismesso, ma le stilettate sono mirate e chirurgiche e chiamano inevitabilmente in causa Pinto. Le ultime dichiarazioni mettono spalle al muro il club in vista di gennaio. Più volte infatti il tecnico in privato ha chiesto alla società un difensore centrale (Senesi del Feyenoord è il suo preferito), un centrocampista (Zakaria) e un terzino destro che possa far rifiatare Karsdorp. Perde efficacia la difesa tardiva di Pinto e dei Friedkin effettuata ieri, quando si rende conto di averli nuovamente chiamati in causa: “Le mie parole non sono una critica alla società o a Tiago, che più di costruire una rosa in grado di fare certe cose, ha scelto di riparare situazioni disperate“. Ma se dopo 90 milioni spesi la rosa non è più forte di quella della stagione scorsa e si arriva addirittura a rimpiangere il duo Bruno Peres-Juan Jesus, viene il dubbio che il feeling non sia in realtà così saldo. Toccherà al mercato di gennaio dissipare queste malignità.

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