Il Romanista – Cinque colpi per un’Isla felice

«Non conta la carta d’identità. Conta che siano giocatori forti. E io posso assicurarvi che stiamo cercando giocatori di alto profilo». Walter Sabatini ieri in conferenza stampa è stato chiarissimo: la Roma sta già lavorando, e non certo da ieri, per il mercato di giugno. In attesa di vedere quali e quanti giocatori della rosa attuale saranno confermati, Sabatini (insieme a Baldini e Fenucci) è già al lavoro per consegnare a Luis Enrique quei giocatori che possano consentire alla Roma un ulteriore salto di qualità. I ruoli sono chiari: un difensore centrale, due esterni, un centrocampista e un attaccante. Gente forte, gente dal carattere importante, dalla «testa giusta» e soprattutto gente già pronta, in grado di inserirsi subito in una squadra già collaudata.
DIFESA 
È il reparto dove bisognerà intervenire di più. La situazione centrali andrà analizzata: Juan sarà all’ultimo anno di contratto e se dovesse ricevere un’offerta dal Brasile, a 33 anni, potrebbe anche andare via dodici mesi prima del previsto. Heinze invece, che ha un anno in più del brasiliano, con ogni probabilità resterà: tra 8 partite il suo rinnovo scatterà automaticamente e la Roma, vista la grande affidabilità mostrata quest’anno in campo e fuori, è pronta a dargli un’altra occasione. Kjaer, invece, a meno che non faccia alla grande questi ultimi tre mesi non sarà riscattato. Tornerà Burdisso, ma dopo un anno di inattività bisognerà vedere il suo rendimento. Per questo verrà preso un centrale forte, un titolare, un giocatore in grado di guidare subito la difesa. Il nome più gettonato, al momento, è quello dell’argentino Nicolas Otamendi del Porto. Il suo agente è Marcelo Simonian, il procuratore argentino che con Sabatini ha rapporti quasi quatidiani: «Il Porto potrebbe anche lasciarlo partire – ha detto ieri – e lui è molto affascinato dal campionato italiano». Ventiquattro anni compiuti qualche giorno fa, è bravo di testa e forte fisicamente e, per essere un difensore, ha anche attitudine con i piedi. È inoltre abituati all’uno contro uno cosa che, considerando il gioco della Roma, potrebbe risultare molto utile. Da un sudamericano a un altro. Uno dei primi nomi sull’agenda di Sabatini è quello di Mauricio Isla. L’esterno dell’Udinese, 25 anni, piace ai giallorossi già dai tempi di Pradè e sarebbe il giocatore ideale per Luis Enrique. Nelle scorse settimane si è seriamente infortunato al ginocchio, è stato operato a Villa Stuart da Mariani e adesso farà qualche giorno di fisioterapia a Roma prima di tornare a Udine. La famiglia Pozzo è disposta a venderlo e sa che, dopo averlo trattenuto quest’anno, non sarà facile convincerlo a restare in bianconero per altri 12 mesi. Per questo la Roma si sta già muovendo, con la speranza che muoversi d’anticipo possa essere d’aiuto visto che sul giocatore ci sono i club di mezza Europa. Per prenderlo serviranno almeno 15 milioni e, soprattutto, servirà costruire una squadra da vertice visto che Isla se andrà via da Udine lo farà solo per un club in grado di vincere fin da subito.
CENTROCAMPO 
La Roma è convinta di avere già i tre titolari. Pjanic, De Rossi e Gago sono tre punti fermi. Il bosniaco è arrivato un anno fa, Daniele ha appena rinnovato e l’argentino verrà riscattato per 6 milioni dal Real. Tornerà alla base Pizarro che però non resterà e quindi dovrà essere preso un altro nome forte sul livello dei primi tre. Dal Brasile continuano a dire che Sabatini sia sempre sulle tracce di Carlos Henrique Casemiro, che dopo il rinnovo col San Paolo della scorsa estate si è un po’ perso e che aspetta l’occasione giusta per venire in Europa: sei mesi fa ci volevano almeno 18 milioni per prenderlo, adesso l’affare si potrebbe chiudere per meno della metà.
ATTACCO 
È il reparto dove, al momento, l’unica incognita ha il nome importante di Bojan Krkic. Per il resto Totti, Borini, Osvaldo e Lamela non sono in discussione. Alle loro spalle crescono i vari Piscitella e Caprari, che tornerà dopo il prestito al Pescara, ma verrà presa un’altra punta importante. In Spagna fanno due nomi: Nilmar che dopo il no alla Lazio vorrebbe lasciare il Villarreal per riproporsi alla Roma e Falcao, stella dell’Atletico Madrid. I giocatori piacciono, ma Sabatini si sta già guardando altrove. Con un sogno, che sarebbe poi quello di Franco Baldini: portare a Roma, sulle tracce di Batistuta, Gonzalo Higuain dal Real Madrid. Impossibile? Forse. Ma in fondo sognare, come ha detto ieri Sabatini, non costa nulla. Anzi, si fa sempre troppo poco.
Il Romanista – Chiara Zucchelli

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