Manolas l’insostituibile: la firma è vicina

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – La prima mossa per rinforzare la difesa è la conferma di Kostas Manolas. Uno dei pochi giocatori insostituibili nella Roma di Di Francesco. Il greco ha saltato una sola partita, quando il tecnico abruzzese lo ha risparmiato nella trasferta di Benevento lasciandolo in panchina. Protagonista anche contro il Milan, questo inizio di stagione è stato molto positivo per l’ex Olympiacos. Grande concentrazione, senso di appartenenza, attaccamento alla maglia. A San Siro, quando è stato sostituito negli ultimi minuti, ha applaudito i tifosi giallorossi che gli hanno tributato una lunga standing ovation.

RINNOVO VICINOEppure Manolas in questa Roma non doveva esserci. Strano a dirsi, ma è proprio così. A giugno era dello Zenit, aveva fatto tutto, accettando la corte a suon di milioni di Mancini. Ci ripensò poche ore prima di andare a fare le visite mediche. Il suo dietrofront costrinse Monchi a cedere Rüdiger al Chelsea. Oggi Manolas è il primo tassello per il futuro. Perché proseguono i contatti tra il direttore sportivo e il suo agente per il prolungamento del contratto. L’appuntamento è fissato dopo l’impegno delle Nazionali. Ma c’è la volontà comune di proseguire il rapporto e manca veramente poco all’accordo. Monchi è fiducioso e Manolas sembra un altro giocatore rispetto a un anno fa. A San Siro è andato a calmare Dzeko, furibondo con l’arbitro, per evitargli la seconda ammonizione e non fargli saltare Roma-Napoli. Mesi fa i due litigarono in Nazionale, con tanto di testa a testa, ma fu subito tutto dimenticato. Con Di Francesco il greco si sta abituando a giocare con la difesa alta, è molto attento alla linea per far scattare il fuorigioco. I suoi limiti in fase di impostazione sono compensati dalla sicurezza che trasmette a tutto il reparto. In questa stagione la Roma ha avuto la porta inviolata in cinque partite su otto.

LEADER – I risultati aiutano e oggi Manolas si trova bene nella squadra giallorossa. Gli piace assumersi le responsabilità in una difesa che concede pochissimo agli attaccanti avversari. E’ accaduto anche a San Siro. Roma non è più una tappa di avvicinamento verso un grande club, anche se sono continuati i corteggiamenti anche dopo il no allo Zenit di San Pietroburgo. La Juve e qualche club inglese. Monchi si è speso molto per riavvicinare Manolas al futuro della Roma. Lo ha fatto sentire importante. Ha preso l’impegno di accontentare il greco dal punto di vista economico. E’ bastata una stretta di mano. Per rimettere Kostas al centro del progetto. Eppure già in primavera il suo procuratore lo aveva promesso all’Inter. Ma poi l’arrivo di Spalletti sulla panchina nerazzurra ha interrotto le comunicazioni. Ausilio lo aveva seguito per tutta la scorsa stagione, era venuto a vederlo all’Olimpico in diverse occasioni, fermandosi poi a cena dopo le partite in un ristorante di Ponte Milvio. Alla fine l’Inter non ha voluto spendere i quaranta milioni richiesti dalla Roma. Sedotto e abbandonato, Manolas ha ritrovato nella Roma le sue certezze. E oggi è tutto un altro Kostas. Il suo contratto scade nel 2019 e molti top club continuano a seguire il difensore. Per questo motivo Monchi vuole chiudere presto per il prolungamento. Manolas ha ventisei anni, ha già una grande esperienza internazionale. E’ un leader anche nella sua Nazionale. E la Roma non vuole lasciarselo sfuggire.

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