Manolas e gli altri: nessuno vuole andare più via

Corriere dello Sport (R. Maida) – Ci sono quelli che restano perché chiedono di restare: Kostas Manolas lo ha fatto, si è convinto a giocare ancora a lungo nella Roma. E’ uno dei calciatori a cui Pallotta faceva riferimento parlando di chi «ha cambiato idea». E allora via, sotto con le trattative per il nuovo contratto: la scadenza attuale (2019) sarà prolungata e lo stipendio adeguato, da 1,8 a 2,5 milioni netti, in linea con la media dei titolari ma non con le pretese iniziali del giocatore.

ALLEGRIA – E’ l’effetto Champions League ma anche il senso di appartenenza, che già hanno spinto al rinnovo De Rossi e Strootman e hanno dato a Nainggolan lo stimolo per non muoversi da Trigoria. Lo stesso Dzeko ieri ha confermato di non avere alcuna intenzione di traslocare. Szczesny poi, prima di dedicarsi ad altro, ha chiesto al presidente di essere comprato. E’ un momento, evidentemente, in cui lasciare la Roma non è una cosa semplice.

ECCESSI – Il problema è che in certi casi l’attaccamento diventa controproducente: Gerson a gennaio ha rifiutato il Lille, che avrebbe azzerato le perdite dell’investimento precedente; Bruno Peres per il momento non ha preso in considerazione offerte esotiche, tra Turchia e Cina; infine Mario Rui, dopo una stagione di difficoltà fisiche e di incomprensioni con Spalletti, non sembra interessato a spostarsi, a maggior ragione dopo che Monchi ne ha ereditato l’obbligo di riscatto per 6 milioni (da aggiungere ai 3 del prestito) dall’Empoli. Stare a Roma è bello per tutti.

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