Manolas «bussa» ma la Roma non apre

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La Gazzetta Dello Sport (A.Pugliese) – Calma piatta. Forse anche troppa. È la situazione dei rinnovi della Roma, con alcune situazioni che ballano da tempo ma sulle quali la società ha già fatto sapere di non avere fretta. Né di voler accelerare. Se non fosse, però, che ce ne sono un paio che cominciano ad andare un po’ troppo per le lunghe, almeno per le attese e le promesse di inizio stagione. Sono quelli di Manolas e Nainggolan, che avevano avuto rassicurazioni di un nuovo accordo già in estate, a Pinzolo, e che a distanza di oltre tre mesi sono ancora lì, in attesa. Proprio come quelli di Strootman, De Rossi e Spalletti. In tutto 5 situazioni su cui la Roma dovrà tornare a lavorare presto, tra la fine di questo anno e l’inizio del prossimo.

KOSTAS & RADJA – Sono quelli che si aspettavano il nuovo contratto prima dopo il playoff di Champions, poi dopo la fine del mercato. La situazione più calda è quella di Manolas, che guadagna meno di quanto meriti (1,8 compresi bonus, tanto per intenderci Juan Jesus sta a 2,2) e che in estate era stato avvicinato da Chelsea, City e United. L’entourage del giocatore è in attesa di un segnale della Roma che invece non arriva e dalla Grecia, in tal senso, ieri sono arrivati segnali di insofferenza. Evangelopoulos, il suo agente, era ad Atene per Grecia­-Bosnia e nei vari colloqui tra addetti ai lavori ha fatto capire come non gli piaccia questo silenzio (nonostante alcune sue richieste di spiegazioni). Manolas vuole partire da una base di 3 milioni, la Roma intende fermarsi a 2,5­ compresi bonus. Già, i bonus, la soluzione su cui a Trigoria vogliono lavorare anche per Nainggolan (che un rinnovo fino al 2020 lo ha firmato poco più di un anno fa), ma che non piace a Radja. «Il rinnovo è all’ordine del giorno, lui ha chiesto un adeguamento ma non credo si farà — disse Sabatini nel giorno del suo addio —. Forse ci sarà un premio in basse alle prestazioni». Il Ninja ha rifiutato il Chelsea per restare alla Roma, ora si aspetta che il passo avanti del club sia consistente (4 milioni più bonus facili, per arrivare in tutto a 5).

GLI ALTRI – Poi ci sono gli altri tre. Detto di Spalletti in attesa («La penna del mio rinnovo ce l’hanno i giocatori: se fanno bene non ci saranno problemi, dobbiamo vincere. Altrimenti vorrà dire che li avrò allenati male…»), per Strootman non dovrebbero esserci complicazioni. L’olandese va in scadenza nel 2018, ma ha un debito di riconoscenza con la Roma, anche se vuole guadagnare di più degli attuali 2,8. Infine De Rossi. Le attuali prestazioni del mediano «chiamano» il rinnovo. Daniele sta bene, vuole restare (posticipando di un paio di anni l’esperienza all’estero). E la Roma ci sta pensando su. Se ne parlerà a gennaio. La fumata bianca, però, sale di quota.

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