Maitland-Niles forza 7: “Qui per tornare in Champions”. Ora la Roma si gioca il jolly

La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Con la Juventus è andato in campo che forse non aveva neanche disfatto del tutto la valigia, domenica prossima con il Cagliari avrà sicuramente maggiore dimestichezza un po’ con tutto. Del resto, il sapersi adattare è anche una delle caratteristiche principali di Ainsley Maitland-Niles, il terzino destro che la Roma ha prelevato meno di una settimana fa dall’Arsenal.

Basti pensare, infatti, a tutti i ruoli che ha ricoperto fin qui nella sua carriera, seppur ancora breve. In tutto sette, a dimostrazione della sua duttilità e della sua capacità di adattamento. Appunto.

Maitland-Niles contro la Juventus ha giocato terzino destro a causa della squalifica di Karsdorp, ruolo che ricoprirà quasi sicuramente pure domenica prossima, vista la probabile indisponibilità dell’olandese anche con i sardi.

In carriera, infatti, MaitlandNiles finora ha giocato in tante e diverse posizioni, cosa che potrà fare anche in giallorosso in questi sei mesi di prestito. In tutto esattamente sette diverse caselle: terzino destro e sinistro, centrocampista su entrambe le fasce, centrocampista centrale in una linea a 4, mediano davanti alla difesa sia nel 4-2-3-1 sia come perno unico e infine anche trequartista destro, in un paio di occasioni, quando l’Arsenal si è schierato con il 3-4-2-1.

A Roma di questi sette ruoli ne andrà a ricoprire presumibilmente due: terzino destro nel 4-2-3-1 ed esterno a tutta fascia (sempre a destra) nel 3-5-2, il cosiddetto quinto, una variante di quanto fatto in Inghilterra quando faceva il centrocampista esterno nella linea a 4. Mourinho ha intenzione di utilizzarlo in quelle due caselle lì, ma l’allenatore portoghese sa bene che se dovesse servire ha la possibilità di chiedergli di giocare anche altrove.

Ieri Tiago Pinto lo ha presentato con orgoglio, sicuro della sua scelta: “Ainsley è un giocatore pronto per aiutare la squadra subito – ha detto – Ed è uno che può giocare in più ruoli”. Già, anche se all’Arsenal giocava poco e quello spazio cercherà di ritagliarselo adesso nella Roma. “Ma non chiedetemi del mio futuro, in questo momento sono concentrato solo sul presente e sulla Roma – ha detto invece il difensore inglese -. L’obiettivo resta entrare in Champions League”.

La Serie A è un campionato tecnico, ma anche molto tattico, diverso dalla Premier. Io e Oliveira possiamo portare una mentalità vincere nella squadra. Il calcio del resto consiste in questo: vincere le partite. Sono un giocatore polivalente, di buona corsa e con energia. Sono rapido, forte, tecnicamente abile e con una buona lettura del gioco“. Ecco, Mou voleva proprio tutto questo.

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