Corriere dello Sport – Super Maicon, se funziona lui cambia tutto

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Se resiste lui è fatta. Il leit motiv dell’universo giallorosso ultimamente è sempre più o meno questo. Dove lui sta per Douglas Sisenando, dettoMaicon, nuovo terzino destro della Roma. L’indicazione che arriva dall’ambiente è giusta, azzeccata, precisa, puntuale. Sì, se funziona e resiste il brasiliano, la Roma non solo ha trovato un giocatore di quelli che si sentono, ma in un attimo risolve un problema che andava avanti più o meno da quando su quella stessa fascia si muoveva un certo Cafu.

DECISIVO – Possibile che in un mesetto Maicon possa già essere considerato così importante? Sì, e non solo per ciò che rappresenta in termini di esperienza e abitudine a giocare ad alti livelli, ma anche perché da Pendolino (Cafu, appunto…) in poi, in quella zona di campo, la Roma ha visto passare giocatori del calibro di Sartor, Rosi, Cassetti e Piris. Nulla contro di loro, questo è chiaro: ma è chiaro pure che oggi si tratta di tutta un’altra storia. Corsa e fisico, tecnica e grinta, palleggio e cross. La prima giornata di Livorno non può bastare, ovviamente, per un’idea precisa e articolata sulla questione, ma certo che se il buon giorno si vede dal mattino Garcia e la Roma possono stare tranquilli. Maicon, semplicemente, sposta gli equilibri: l’avversario che gli gioca di fronte sarà sempre preoccupato di ciò che il brasiliano può combinare da un momento all’altro. Sicuri che lo fossero anche i dirimpettai di Sartor, Rosi, Cassetti (gli basta il gol decisivo al derby per campare di rendita…) e Piris? Discorso a parte meriterebbe Panucci.

STIMOLO – Il prossimo Mondiale è l’appuntamento che tiene in vita le speranze di chi vuole bene alla Roma. Maicon ci punta, vuole esserci, convocato da protagonista nel suo Paese, per andare a giocarsi il titolo e il posto da titolare con Dani Alves (…). La maglia del Brasile attraverso le prestazioni fornite con la Roma: Maicon ci crede, si vede da come si è messo a disposizione della nuova realtà, allenatore, compagni e ambiente. A 32 anni, dopo aver vinto praticamente tutto, non è affatto facile e arriveranno probabilmente i momenti complicati, in cui bisognerà tirare fuori di tutto e di più. Per ora però è certezza: lo si capisce anche da come i senatori giallorossi – tra cui i Totti e i De Rossi che hanno sempre chiesto a gran voce l’arrivo di giocatori di grande livello perché solo attraverso questi si può vincere – lo cercano in continuazione .

 

RISCHIO – Oggi, contro il Verona, Maicon sarà al suo posto, esterno della nuova difesa a quattro disegnata dalla coppia Sabatini-Garcia. sarà l’occasione per muovere il secondo piccolo passo verso l’obiettivo, la speranza che nutre non soltanto lui ma l’intero popolo giallorosso. Che però nel frattempo si è reso conto della “presenza”, finalmente, dopo anni di vuoto. I fattori di rischio? Non pochi: la tenuta (fisica e mentale), l’etànon più verdissima, il fatto che nelle ultime stagioni Maicon non abbia poi combinato cose memorabili. Ci può stare, tutte variabili messe in conto. Ma intanto la Roma si gode i lampi intravisti con il Livorno e nelle amichevoli giocate negli Stati Uniti.
Corriere dello Sport – A.Ghiacci

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