Ma Rudi brinda: «So che dopo questa tempesta tornerà il sole»

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La Gazzetta dello Sport (D. Stoppini) – Quella mega locandina che lo ritraeva nei panni di Al Pacino in «Any given sunday» l’ha fatto pensare. Già, Rudi Garcia in «Ogni maledetta domenica». O quantomeno la prossima domenica, quella con il Genoa, poi si vedrà. Un film per ogni calciatore e ogni componente dello staff tecnico: questo il filo rosso del Charity Event di Roma Cares agli Studios di via Tiburtina. A Garcia è toccato Al Pacino, in un evento che è servito a raccogliere circa 60 mila euro da destinare ad associazioni benefiche, riuscendo a trasformare una delle giornate più complicate dell’era americana quantomeno in un momento utile. Certo, i miracoli non sono di questo mondo. Roma Cares non ha modificato lo stato d’animo dei giocatori e dell’allenatore, apparso molto giù di corda durante la cena con gli sponsor istituzionali del club. Brindisi di Natale sotto tono, sguardi bassi, occhi che evitano di incrociarsi. E così accade che Walter Sabatini, dopo un quarto d’ora, decide di lasciare la sala: «Non è serata per brindare», ha sussurrato. E via in auto verso una cena di lavoro, in un ristorante di viale Parioli, con l’agente Mascardi seduto al tavolo e una cessione di Iturbe (sempre più verso il Watford) nel menu.

Sguardi bassi – I giocatori, invece, sono rimasti agli Studios, prima di raggiungere Trigoria per il ritiro. Quei calciatori rimproverati dai dirigenti sono gli stessi che hanno fatto da camerieri per gli ospiti. E sono pure saliti sul palco per cucinare con Heinz Beck: Pjanic, Strootman e Nainggolan si sono cimentati nella palla d’azoto liquido. Totti, raffigurato come Capitan America, ha scherzato: «Mi sento più capitan romano». Sorrisi tesi, a tratti divertiti, di sicuro pensierosi. Al tavolo vicino Garcia parlava fitto con i suoi uomini, troppo vive le voci di un esonero per far finta di niente, pure per uno come lui abituato a farsi scivolare tutto addosso. E così, quando è salito sul palco, il francese ha ripensato ad Al Pacino e ha detto: «La mia stagione? Più che ogni maledetta domenica, direi ogni maledetto mercoledì. Ma non è ancora finita, sento che dopo la tempesta arriverà il sole. Ci saranno ancora giornate belle». Non come la serata di ieri, conclusasi con un parapiglia tra una cinquantina di tifosi esasperati e gli agenti della sicurezza mentre la squadra saliva sul pullman che l’avrebbe portata in ritiro a Trigoria.

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