La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – C’è un momento nella vita di ognuno in cui si aspetta un clic. Quella cosa che scatta e che magari, se non ti proietta nel futuro, almeno ti fa tornare fra le braccia confortevoli di un passato accogliente. Ecco, adesso è il momento nel quale Lorenzo Pellegrini vorrebbe sentire l’ingranaggio della sua stagione muoversi, ruotando finalmente nel senso giusto. Pensateci. Solo il 15 marzo scorso, nell’elegante sala stampa della Real Sociedad, a San Sebastiano, il capitano della Roma pronunciava queste parole: “Non sono soddisfatto di questa stagione, posso e devo fare di più“.

Ebbene, appena otto mesi più tardi, quel passato criticabile appare già come un mezzo paradiso. Il centrocampista ha quasi un quarto di minuti in meno rispetto al 2022, perdendo un terzo delle partite e, naturalmente, vedendo il suo contributo alla squadra scemare soprattutto dal punto di vista degli assist. Il tutto proprio quando José Mourinho spesso non ha potuto contare neppure su Paulo Dybala, cioè gli unici due – a detta dell’allenatore portoghese – di cucire la mediana con l’attacco, regalando anche fantasia alla manovra.

Comunque, se l’argentino oggi sarà a Trigoria con un chiaro programma nella testa (“Ora devo concentrarmi sulla Roma“), la buona notizia per lo Special One è che domenica contro l’Udinese anche Pellegrini tornerà a disposizione per riprendersi quel posto da titolare che gli spetta di diritto. D’altronde, in vista anche degli impegni ravvicinati che attendono i giallorossi fra campionato e Coppe, c’è davvero bisogno che il capitano torni al suo posto, pur con tutte le cautele del caso riguardo la sua gestione.