Dopo la batosta di Torino contro la Juventus a Roma scatta il processo a Zeman. Il boemo non gode più del credito che aveva prima dell’inizio della stagione e i dubbi sul suo gioco e sui giocatori nella rosa giallorossa sono molti e su questo si concentrano i giornali di oggi, che titolano così:
Troppi giocatori non valgono quanto costano (Il Messaggero), E se Zdenek fosse diventato un conservatore? (Corriere dello Sport), Viaggio nella crisi (Il Tempo), E’ una difesa colabrodo, e “Taxi” non è un regista (Gazzetta dello Sport), La Roma allo specchio: “Ora basta” (Il Romanista), Zeman cambia formazione, adesso a rischiare sono i big (La Repubblica), A Trigoria c’è il timore che alcuni giocatori non siano adatti al calcio del boemo (Corriere dello Sport), Ritrovare la Roma (Il Romanista), Contestazione nella notte a Trigoria (Il Messaggero), Dopo tre mesi non è ancora riuscito a trasmettere il suo credo ai giocatori (Corriere dello Sport), Le eterne illusioni di Roma. Zeman è già sotto processo (La Repubblica) La rivoluzione in campo e fuori è fallita (Il Messaggero).
La difesa non sembra all’altezza, né per quel che riguarda gli esterni, nè per i centrali: Piris è stato evidentemente bocciato da Zeman, se non dalle scelte sul campo dalle parole dette nella conferenza prima di Roma-Sampdoria, Dodò è un oggetto misterioso, Taddei non è un terzino e addirittura Balzaretti nelle ultime uscite ha deluso abbastanza. I centrali in questo momento non danno affidabilità, soprattutto Burdisso, al ritorno da un grave infortunio, non sembra al top; Castan forse è l’acquisto migliore visto ad oggi, ma non si ferma da quasi un anno e, prima o poi potrebbe “scoppiare”; Marquinhos è stato provato solo da esterno, mentre Romagnoli non ha avuto nemmeno quella chance.
E tutto questo senza parlare di Stekelenburg, quantomeno catastrofico finora.
Passando al centrocampo la situazione non migliora: Tachtsidis non è pronto per giocare a questi livelli e De Rossi (nelle ultime due partite apparso non al meglio) per Zeman è un intermedio, ma sull’argomento torneremo più tardi, Pjanic non è giudicato adatto al gioco del boemo, Marquinho nelle prime 5 giornate non ha mai raggiunto la sufficienza nelle pagelle, Bradley ha giocato solo contro il Catania, tra l’altro non benissimo, l’unico motivo per sorridere è Florenzi, forse il solo ad esprimersi al meglio con Zeman.
Infine c’è l’attacco, e se nemmeno il reparto offensivo ha trovato la quadratura c’è da preoccuparsi. Totti è stato splendido fino a Torino e forse dovrà recuperare un po’ le forze; Osvaldo quando gioca segna, ma più per iniziative personali che per schemi offensivi; Destro nel big-match di Torino era in panchina e veniva da due prestazioni di fila deludenti; Lamela continua a non dare certezze e Nico Lopez è ancora un bambino, nonostante la paternità.
La dirigenza non è felice e Sabatini lo ha testimoniato con le parole nel post-partita allo Juventus stadium.
Questo è il quadro attuale della Roma.
Tra l’altro dopo la partita di Torino sono venute fuori due grane non da poco: la lite fra De Rossi e Zeman e quella (che sa tanto di secondo round) fra Osvaldo e Lamela. Questi i titoli sull’argomento:
Osvaldo-Lamela, ci risiamo (Corriere dello Sport), Bufera Roma: Zeman discute con De Rossi (Gazzetta dello Sport), Zeman e le storie tese (Leggo), Zeman, lite a Torino con De Rossi (Il Messaggero).
Alla luce dei fatti era inevitabile che l’eco dei problemi arrivasse anche oltreoceano e James Pallotta, presidente della Roma, al suo ritorno nella Capitale, già previsto per la cerimonia della Hall of Fame di domenica prima della sfida allo stadio Olimpico contro l’Atalanta delle 12.30, chiederà spiegazioni per l’inizio di campionato al di sotto delle aspettative. Ecco i titoli dei giornali:
Gli americani a Roma per chiedere a Zeman cosa sta succedendo (Corriere della Sera), A rapporto da Pallotta (Il Tempo).
