L’Italia teleguidata

Corriere della Sera (P. Tomaselli) – C’è una farfalla da acchiappare subito, prima che con il suo battito d’ali possa generare ulteriore caos. Con quarantaquattro convocati, arrivi e partenze scaglionati a causa del virus o impediti dalle Asl e soprattutto senza il commissario tecnico Mancini, la Nazionale affronta oggi l’amichevole con l’Estonia e le due partite di Nations League con Polonia e Bosnia tra domenica e mercoledì prossimo, con una sola vera certezza: bisogna vincerle tutte per essere sicuri di avere un posto da testa di serie nelle qualificazioni al Mondiale del 2022, dato che l’Italia ora è settima nel ranking Fifa tra le Nazionali europee e le teste di serie sono dieci. Senza trascurare nemmeno la vittoria nel girone di Nations, con la Polonia da scavalcare in classifica, che garantirebbe l’organizzazione delle Final four tra Milano e Torino tra undici mesi. La sfida contro gli estoni, 107 del ranking Fifa, assume contorni inediti, fuori e dentro al campo, dove si vedrà una formazione sperimentale, anche se non certo improvvisata perché il canovaccio del 4-3-3 manciniano dopo oltre due anni di lavoro e diciannove risultati utili di fila non si tocca. È un’Italia mai vista, ma del resto chi ha vissuto mai una situazione del genere? Mancini parlerà coi suoi ragazzi nel pregara via Skype.

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