Il Lione attacca anche il tabù-Italia

Corriere dello Sport (V.Clemente)La sfida d’Europa League contro la Roma si sta trasformando in una sorta d’ossessione per il Lione: si parla poco, ci si concentra mediaticamente verso altri aspetti (vedi il mercato) con il presidente Jean Michel Aulas pronto a raccogliere l’attenzione su di sé in caso di necessità, anche se la tensione resta comunque palpabile. Lo spettro di una sconfitta inizia a circolare come un fattore quasi esorcizzante. In passato infatti il destino non è stato molto clemente contro le squadre di Serie A e i numeri parlano chiaro: le italiane sono tendenzialmente indigeste alla squadra francese. Nove sconfitte, sei pareggi e sette vittorie questo il bilancio totale fino ad oggi ed anche in casa sono più le partite perse che quelle vinte (4 contro 3, con 4 pareggi nel ruolino). Sei sono state le eliminazioni subite dal Lione in una fase finale europea per mano di una squadra italiana e l’unico ricordo positivo riguarda una doppia sfida contro la Lazio in Coppa Uefa, nella stagione 95/96, in cui i francesi ebbero la meglio sui biancoazzurri con il risultato di 2-1 all’andata e di 2-0 all’Olimpico.

RITORNI – Non tutte le notizie sono però negative per la squadra di Bruno Genesio visto che, in occasione della sfida contro la Roma, il tecnico potrà contare sulla sua rosa al completo: da ieri infatti sono tornati in gruppo anche Rachid Ghezzal, Maciej Rybus et Nicolas Nkoulou, dettagli che comunque permettono al tecnico di affrontare in maniera più serena il doppio appuntamento coppa/campionato, visto che il Lione rischia ora di mettere a repentaglio la quarta posizione in campionato, vista la rimonta del Bordeaux.

VALBUENA – A tenere banco, tra i possibili titolari della sfida di giovedì sera, sempre Mathieu Valbuena, il quale avrebbe rinunciato al giorno di riposo precedentemente previsto per farsi trovare nella migliore condizione possibile in vista della partita di Europa League. L’attaccante sa che può fare la differenza e in questo momento sta tentando di recuperare terreno per diventare magari il vero leader che questa formazione sta cercando da mesi.

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