La Gazzetta dello Sport (F. Velluzzi) – La Champions League di Luciano Ligabue comincia il 9 ottobre all’Arena di Verona con il tour in cui lancia il nuovo album “Dedicato a noi”, quella della sua Inter domani a San Sebastian.

Poche speranze per il futuro. Lei ha inserito più stabilmente suo figlio Lenmy, batterista, 25 anni.

Non l’ho scelto io, ma il produttore che l’ha indicato come batterista. Ed è stato anche assistente alle registrazioni”.

Il suo Certe Notti è ancora cantato negli stadi: resiste.

Le dirò che quest’estate è stato per un periodo primo su Tik Tok e fa un certo effetto. Così come da sportivo mi esalto quando vedo che le mie canzoni vengono urlate o inserite nei servizi tv”.

Urlando contro il cielo e Luci a San Siro di Roberto Vecchioni sono i simboli degli interisti, lei e Vecchioni.

“Luci a San Siro è bellissima”.

E pazza Inter amala?

Mi piace tanto perché esprime la vera natura dell’Inter, pazza”.

Torniamo al concetto del Noi. Antonio Conte lo vive come un mantra. E tanti allenatori lo evocano nel rapporto con la squadra.

Ho sempre creduto nell’idea di fare squadra. La gestione del-lego dei calciatori è complessa. Conte si, ma con Lukaku fece un’eccezione”. 

C’è il Noi nell’Inter di oggi?

“Sicuramente, sennò in finale di Champions non ci arrivava. E mi piace Inzaghi da subito. Si è sempre espresso più attraverso il calcio che nelle conferenze. E si è tolto qualche sassolino”. 

La sua squadra del cuore ricomincia in Champions da finalista uscente.

La Champions vive tanto sugli episodi. Poi contano mentalità e condizione. Il City riparte da favorito. Dico che Marotta, Ausilio e Bacci, con dei limiti di budget, hanno fatto un bel lavoro”.

La celebre Vita da mediano oggi chi vede come interprete?

Oggi e Calhanoglu. Anche se, vedendolo giocare, mi viene da dire che è Barella, quello con lo spirito che intendo io. Poi Frattesi. L’Inter ha un centrocampo fortissimo e, se Acerbi si ripete, pure una gran difesa. Lautaro e l’attacco, ma Thuram può essere la rivelazione e Arnautovic ha voglia. I ragazzi sono in forma e nel mondo di Ligabue in fiducia, la rosa è profonda”.


 Torniamo all’album: Una canzone senza tempo comincia con Totti e le maglie della Roma. Omaggio al capitano. Lo ha avvertito?

“Non ancora, ma mi ha già ringraziato dicendo che se giocasse mi dedicherebbe un gol. Mi ha detto mia moglie che quando arrivò a un mio concerto ci fu il panico. Amo le bandiere e lui lo è stato. Quel brano parte da due persone che si ritrovano in una trattoria romana e le prime cose che vedi sono le foto di Totti. E’ realistico”.