Le idee tattiche chiare sin dal primo ritiro. Nainggolan? È più efficace di prima

Corriere dello Sport (R.Maida) – La prima svolta è stata un cambiamento sorprendente: accerchiato dall’Atletico Madrid, Eusebio Di Francesco ha dato prova di grande flessibilità accettando di proporre la difesa a tre per contenere gli attacchi spagnoli. Scavallato il pericolo, disinnescata la miccia mediatica di Dzeko, l’allenatore ha scosso i giocatori. Ma già dal primo giorno di ritiro, a luglio, si era impegnato a trasmettere il suo carisma di caposquadra, con le conseguenze che oggi si vedono sul campo.

PROPOSTA – Avendo capito già in fase di costruzione della rosa di non poter replicare il sistema di gioco di Spalletti, che non prescindeva dagli strappi di Salah, Di Francesco ha ridisegnato la Roma secondo i propri concetti di calcio. Il resto è venuto con il tempo: Nainggolan ha ripreso a fare con profitto la mezzala, dimostrando di essere efficiente nella fase offensiva come e più di quando faceva il trequartista con Spalletti. Lo scorso anno anzi segnò il primo gol il 26 ottobre, guarda caso contro il Sassuolo di Di Francesco, creando un assist per Dzeko alla prima giornata contro l’Udinese. Quest’anno Nainggolan ha ripetuto l’assist a Dzeko contro l’Udinese, aggiungendone un altro (Inter) e segnando anche una rete al Verona. E’ più efficace in zona-gol a dispetto del ruolo.

ARMONIADi Francesco punta sul collettivo ma senza rinunciare al buon senso. E così ha spiegato con pazienza a Perotti ed El Shaarawy che il loro contributo, alternando la fatica sul fianco destro, poteva essere determinante per vincere le partite. I risultati sono evidenti e stridono con quanto succedeva con Spalletti: per evitare di schierare El Shaarawy a destra, con Salah in pessime condizioni, la Roma giocò lo scontro diretto a Torino contro la Juventus con Gerson esterno alto.

RECUPERO – In più, attraverso il lavoro quotidiano, Di Francesco ha saputo riabilitare Bruno Peres (ancora qualche fischio per lui si sente però) e Juan Jesus, due possibili esuberi che a conti fatti si sono rivelati utilissimi nelle prime settimane della stagione. Senza contare Fazio, che anche nella difesa a quattro ha dimostrato di adattarsi: ha giocato titolare le ultime tre partite.

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