Lazio-Roma, derby d’oro. In palio ci sono 50 milioni

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La Stampa (G. Buccheri) – Un derby con un bottino d’oro come quello in palio questo pomeriggio non c’è mai stato. Seconda (la Roma) contro terza (Lazio): in mezzo un solo punto di differenza. «È un derby, niente calcoli…», si affrettano a dire i due timonieri, Rudi Garcia e Stefano Pioli. A dire la verità qualche calcolo va fatto, quantomeno per onore di cronaca e classifica: se dalla ruota dell’Olimpico dovesse uscire la x, la Roma sarebbe ad un passo dalla Champions diretta (ultima sfida per Totti e soci il Palermo in casa) e la Lazio sarebbe quantomeno ai preliminari della stessa Champions senza dover aspettare il rischioso viaggio a Napoli fra una settimana (un pareggio, infatti, farebbe scivolare i partenopei in Europa League anche se battessero i laziali al San Paolo).

Garcia al veleno – Calcoli a parte («Guai al biscotto…», tuonano i tifosi via social), il derby capitolino offrirà un lunedì di passione, ai protagonisti e alla città. Roma si presenterà alla sfida blindata: 1700 gli uomini delle forze dell’ordine, 800 gli steward, strade del quadrante nord della città transennate, negozi ed attività in tilt, paura e rabbia in un giorno dove migliaia di romani dovranno ripensare la propria agenda per una gara ad altissimo grado di pericolosità. Il fischio d’inizio è fissato alle 18, si gioca di lunedì perchè così ha deciso la Lega Calcio per le fatiche laziali nella finale di Coppa Italia con la Juve. «Quindi si gioca di lunedì? Non l’hanno spostata a martedì visto che hanno fatto i supplementari?…», così Garcia, ironico e pungente. «Loro sono i favoriti, si dice che giochino meglio di noi. Per fortuna – continua il tecnico francese – che ci sarà l’arbitro più bravo al mondo (Rizzoli, ndr):mi ricordo che l’ultima partita (1 a 0 con la Sampdoria, ndr) la Lazio l’ha vinto con un gol irregolare dopo aver pianto per la gara precedente con l’Inter…».

Se Garcia usa la spada, Pioli risponde di fioretto perchè, il tecnico biancoceleste, pensa soltanto al campo. «Siamo arrivati fin qua a giocarci un obiettivo importante: adesso spiega – siamo carichi al punto giusto per non fallire e superare la Roma…». Il precedente del 2005 Il derby di lunedì c’è già stato una volta e sono stati dolori per l’ordine pubblico. Di recente c’è stato anche un derby, nel maggio del 2005, passato alla storia, quello sì, per un non gioco generale visto che alle due squadre serviva un punto per allontanare, a tre giornate dalla fine del campionato, il rischio retrocessione (in 90’ ci fu un solo tiro in porta, le due curve si ribellarono, indagò anche la procura Figc senza esiti). Questo vale 50 milioni, il peso, leggerissimo, del cammino nel girone di Champions League.

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