Lazio, compattezza e unità: i punti di forza della squadra di Inzaghi

Pagine Romaniste (Francesco Belli) – “Giocare il derby a Roma è un’emozione talmente particolare che la paragono a quella provata nella finale di Coppa del Mondo”. Così sentenziava Simone Perrotta, uno che di derby ne ha giocati molti dalla sponda giallorossa del Tevere. E’ un iperbole? Nient’affatto. Questa partita ha un significato molto profondo difficile da spiegare a parole a chi non lo ha mai vissuto dall’interno. La mattina prima della gara tutto il caos di Roma si assopisce e la città eterna ci regala uno scorcio inusuale, affascinante, strano e silenzioso. E questa volta non sarà diverso. L’avvicendamento a questo derby, il numero 174, è stato completamente diverso per le due squadre. Sette punti le dividono, con la Lazio che ha anche una partita in meno. Era dalla stagione 2011-2012 che i biancocelesti non affrontavano i giallorossi con un vantaggio cosi considerevole, allora come oggi di sette punti, ma con lo stesso numero di partite. La Roma è quarta in campionato a tre lunghezze dall’Atalanta e deve difendere la sua posizione che attualmente le garantirebbe la qualificazione alla prossima Champions League. Viene però da una brutta sconfitta in Coppa Italia contro la Juventus che le ha fatto perdere fiducia e certezze. La Lazio è invece terza, reduce da undici vittorie consecutive in campionato e ha la possibilità di superare il record, già raggiunto, delle 11 vittorie consecutive della Roma di Spalletti ottenuto proprio in un derby nella stagione 2005-06. Difficile che la sconfitta esterna nell’ultima gara di Coppa Italia contro il Napoli possa far crollare la fiducia in un ambiente ormai su di giri da mesi.

Ma qual’è il segreto della continuità e della forza della squadra allenata da Inzaghi? Due parole: compattezza e unità. La Lazio è la seconda miglior difesa del campionato con soli 18 gol subiti con la media di 1,05 a partita, dietro solo all’Inter con 17. Detiene inoltre il secondo miglior attacco con 46 gol e una media di 2,4 a partita, dietro solo all’Atalanta con 57. Punto di forza principale quindi è indubbiamente il gruppo, con reparti estremamente flessibili e pronti ad aiutarsi e supportarsi in ogni zona del campo. Altro aspetto che deve allarmare e non poco Fonseca sarà sicuramente la predisposizione di Inzaghi a puntare molto sul contropiede nei big match, soluzione che vede i biancocelesti tra le regine d’Italia. Tre giocatori sono stati fondamentali per questo exploit e il primo è Luis Alberto. Lo spagnolo è il vero e proprio regista della squadra e il numero di assist sfornati ai compagni in questa stagione lo dimostra: ben 12. Solo De Bruyne con 15 in Europa ha fatto meglio. E poi c’è il compagno di reparto Milinkovic-Savic. Fondamentale l’apporto del serbo nel pulire i palloni sporchi e vincere duelli 1 contro 1. L’ultimo, ovviamente, è Ciro Immobile. Il 9 biancoceleste ha totalizzato finora 23 goal in campionato, circa la metà complessiva della sua squadra. Scivoloni a parte, è veramente difficile fermare il bomber di Torre Annunziata.

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