La vigilia più tormentata di Di Francesco: «Dimissioni? Scappa chi ha paura»

La notte più lunga. Eusebio Di Francesco si avvicina al match più delicato della sua gestione con le idee chiare. Se deve affondare, lo farà con le sue idee. Tradotto: in panchina chi (Schick e Pastore) sinora ha deluso. Addirittura in tribuna (Luca Pellegrini) chi invece deve ancora crescere ed evitare atteggiamenti come quello tenuto a Plzen. Il redde rationem è arrivato: «Mi chiedete sempre di Schick. A me interessa la Roma. Lui ha delle caratteristiche ma può avere anche delle difficoltà. Da Patrik ci aspettiamo di più, che possa giocare o meno. Contro il Genoa non scenderanno in campo dei nomi ma una squadra che porta una maglia con scritto AS Roma». Come riporta Il Messaggero, Eusebio è determinato e nonostante si giochi tutto non arretra di un passo: «Sono abituato a non scappare, affronto le cose guardandole negli occhi. Sento la squadra vicino, a volte succede che non si riesca a trasmettere qualcosa. Proprio per questo, ora dovrò essere bravo a dare io qualcosa in più ai giocatori. Dovrà essere un nuovo inizio, una ripartenza. Io comunque non punto mai il dito contro qualcuno, mi limito a responsabilizzare».

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