La storia vale 20 milioni

Corriere dello Sport (R.Maida) – Alla fine sono tutti lì, allineati sulla trequarti di campo, con lo sguardo verso il tabellone e verso la Curva Sud. I giocatori della Roma aspettano che arrivi il fischio finale da Londra per un boato da condividere con i 35.000 dell’Olimpico. E’ fatta davvero. L’urlo collettivo entra nelle vene, sulle note di Grazie Roma. Non si festeggia soltanto una straordinaria qualificazione ma anche il primo posto, che dopo il sorteggio sembrava impossibile. Adesso Di Francesco può pensare all’urna di lunedì prossimo con un pizzico di sana ambizione: se capitasse un incrocio abbordabile, la Roma potrebbe persino andare oltre alla zona già farcita di gloria degli ottavi di finale.

OPZIONI – Aspettando le partite di oggi, che chiuderanno la prima fase di Champions League, la Roma si trova di fronte cinque o sei avversarie possibili. Dipenderà dal girone del Napoli: se Sarri riesce ad eliminare lo Shakhtar Donetsk esce dal lotto, così come la Juventus, visto che i derby saranno ammessi soltanto dai quarti di finale. Escluso ovviamente anche un nuovo accoppiamento con il Chelsea. Al momento le seconde sicure sono le due terribili Bayern e Real Madrid, che fanno tanta paura, e il Basilea, che ieri ha difeso la posizione alle spalle del Manchester United. Stasera si aggiungerà una tra Liverpool, Siviglia e Spartak Mosca (per il secondo posto l’indiziata principale è l’ex squadra di Monchi) e una tra Porto e Lipsia. Come si vede, ci sono delle combinazioni che facilitano i sogni. Da seconda la Juventus può viceversa sperare solo nel Besiktas: le altre sono il gruppetto di inglesi, cioè le due di Manchester, il Tottenham e probabilmente il Liverpool, più il Paris Saint-Germain.

CONTINon succedeva da nove anni alla Roma di vincere un girone di Champions League. Quell’unica volta, con Spalletti nel 2008/09, si incagliò ai rigori contro l’Arsenal. Ma in questo caso, come sottolineava De Rossi alla vigilia, l’impresa è molto più prestigiosa. E vale di più: la sola vittoria di ieri contro il Qarabag ha fruttato 7,5 milioni (1,5 per il risultato sul campo, 6 per il bonus qualificazione) ma secondo le stime della società la partecipazione alla seconda fase produrrà un plusvalore di circa 20 milioni, che sono ossigeno puro per un club che si autofinanzia. In attesa dello stadio, che in questa giornata storica è finalmente realtà, è un altro motivo di gioia sfrenata per James Pallotta.

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