La Roma resta in Borsa. Per ora

Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo)È fallito per adesso il tentativo di Friedkin di togliere la Roma dalla Borsa. L’Opa obbligatoria, lanciata a 0,1165 euro ad azione, ha infatti raccolto l’adesione solo dell’1,674% del capitale. Per effettuare il delisting era necessario salire ad almeno il 90% del capitale. Seriva arrivare a circa il 3,4% delle azioni. Gli azionisti, probabilmente delusi dal prezzo offerto, non hanno dunque accolto l’appello del Ceo Guido Fienga, che nelle scorse settimane aveva provato a convincere i soci. Friedkin ora potrebbe optare per un piano B, vale a dire imporre una fusione dell’AS Roma con una’altra società del suo gruppo non quotata, ma si troverebbe a pagare un prezzo pià alto di quello offerto con l’Opa. Bisognerà aspettare l’aumento di capitale da 210 milioni di euro. In caso di inoptato sottoscritto dal gruppo Friedkin, potrebbe consentirgli di salire sopra il 90% e imporre i delisting. Delusione per Friedkin, che è comunque intenzionato ad andare avanti nel piano di rilancio della Roma. Padre e figlio hanno già dato la loro impronta alla società.

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