La Roma insiste su Dzeko. Il bosniaco il pole per l’attacco

dzeko

Il Tempo (A. Austini) – Assalto a Dzeko. La Roma si è convinta che il bosniaco sia il colpo giusto per rinforzare l’attacco e sta provando a imbastire una trattativa costosa e difficile. Ma, a quanto pare, diventata possibile.

Il giocatore ha dato da tempo la sua disponibilità al trasferimento. Si sente snobbato da Pellegrini al Manchester City e vuole tentare una nuova avventura. Il tramite con la Roma è Pjanic, suo grande amico e compagno in nazionale. Miralem lo aspetta a Trigoria: «Dzeko verrebbe di corsa – ha confermato ieri Pjanic, intercettato sulla spiaggia di Ibiza da romanews.eu – l’ingaggio non è un problema perché si troverebbe il modo di aggiustarlo. Ma dipende dalla società».

Lo stipendio del centravanti, in realtà, è un ostacolo. In Inghilterra guadagna circa 6 milioni di euro netti, ha un contratto per altre tre stagioni e, nei colloqui con la Roma, ha fatto di capire di non essere disposto a chissà quali sconti. Si ragiona su un contratto più lungo, di 4 o addirittura 5 anni, per «spalmare» nel tempo l’ingaggio con l’inserimento di bonus «facili» per arrivare a dama. Un accordo col City si può trovare con meno difficoltà. Circa 25 milioni la valutazione del cartellino, 5 in meno si quanto è costato Bacca al Milan. E si può scendere ancora. Ljajic è una possibile chiave per riuscire a risparmiare: dalla Serbia emerge la possibilità di uno scambio. Sabatini ha preso appuntamento mercoledì col procuratore di Ljajic , lo stesso di Jovetic che è stato riproposto.

Il diesse non perde di vista le altre piste. Lo intriga molto Lukaku dell’Everton, ma costa molto, forse troppo. Idem Lacazette del Lione, mentre Luiz Adriano sembra allontanarsi verso il Milan. Mitrovic dell’Anderlecht e Milik dell’Ajax sono opzioni ancora sul tavolo, ma non avrebbero l’effetto «fomento» che potrebbe portare l’arrivo di Dzeko.

Garcia aspetta anche un’ala. Gli andrebbe benissimo Salah, che entro domani deve decidere se accettare l’offerta da 2.8 milioni più bonus della Fiorentina. Altrimenti torna al Chelsea, con Roma e Inter pronte a sfidarsi. A quel punto però dovrebbe essere tesserato come extracomunitario, al pari di Dzeko. Ma Sabatini si sta tenendo libera una casella per altri reparti. È noto che nella lista degli acquisti ci siano un portiere (c’è Romero), almeno un paio di terzini (tra quelli trattati Adriano, Digne, Kurzawa, Baba, Mendy a sinistra, Bruno Peres e Mandi a destra) e un centrale di difesa giovane. La Roma non può contare da subito sulla piena efficienza di Castan, per questo ha riportato alla base Romagnoli che, nei programmi, inizierà la stagione da titolare al fianco di Manolas. Il centrale di Anzio ha provato a chiedere qualche giorno extra di riposo dopo aver partecipato all’Europeo Under 21 ma la società gli ha spiegato che non sarà possibile: Garcia lo vuole il prima possibile per iniziare l’addestramento tattico. Romagnoli, un po’ a malincuore, dovrebbe aggregarsi alla squadra a metà luglio per la partenza verso la tournée australiana, con buona pace di Mihajlovic che continua a chiamarlo: Sinisa lo vorrebbe al Milan, per la Roma non se ne parla. Salvo sviluppi che nel mercato sono sempre possibili.

La prudenza su Castan vale anche per Strootman, ecco perché Sabatini prenderà presto un centrocampista. Piace, fra gli altri, il nigeriano Lawal.

Oggi dovrebbero sbloccarsi alcune cessioni. Si tratta a oltranza col Monaco per Destro (offerta 4 milioni più 8 di riscatto), la Fiorentina prova a inserirsi mettendone sul piatto 3 subito e 10 tra un anno. Holebas vicino al Watford, Viviani al Palermo. E per Gervinho all’Al Jazira manca ancora la firma dello sceicco Mansour. Lo stesso che dovrà liberare Dzeko per la Roma.

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