La Roma e Kessie alla resa dei conti

Corriere dello Sport (F.M.Splendore) – Non c’è solo il derby, anche se quello di oggi pesa eccome per dare una piega che potrebbe essere definitiva alla stagione della Roma. E per disegnare un futuro a tinte più nette. Franck Kessie sarebbe dentro al futuro della Roma 2017-2018. Ci sarebbe eccome. Una operazione già fatta tra Roma e Atalanta: praticamente a gennaio, anche se poi nei dettagli si è definita nei giorni successivi al gong del mercato d’inverno. Sono le strategie del manager del centrocampista ivoriano, George Atangana, ad aver opacizzato l’atmosfera di una operazione che non sembra fatta, ma che è fatta e che ragionevolmente potrebbe chiudersi, visto che Kessie da 100.000 euro l’anno potrebbe guadagnare tra gli 1,2 e gli 1,3 milioni più premi. Una cifra anche rivedibile da qui ai prossimi giorni, quando mercoledì prossimo, di nuovo a Milano e di nuovo negli uffici della famiglia Percassi, si risiedranno al tavolo i due club stretti da un patto d’acciaio e il manager che recita a soggetto e che continua cercare un soggetto diverso dalla Roma per portare Kessie via da Bergamo. Solo che, gira e rigira la ruota, i soggetti sembrano finiti. E sembra affievolirsi anche la pazienza della Roma e dell’Atalanta. Il problema di Atangana diventerebbe davvero grosso se fosse anche Kessie a perdere certezze granitiche su chi ne cura gli interessi di fronte al tempo che passa e a un futuro che non si delinea mentre tutto farebbe pensare che possa essere già scritto.

LA VIRATA – Ma il problema è davvero solo l’ingaggio da 2 milioni che Atangana avrebbe promesso al suo assistito? Bisogna chiederselo. C’è un passato di Kessie, quando arrivò a Bergamo, che Atangana vorrebbe “sanare”. E poi ci sono commissioni che ballano: milionarie, pare, che la Roma reputa eccessive. In tutto questo ci sono stati sondaggi inglesi, manovre anche forti ma inefficaci sul City, ed efficaci sul Chelsea. Atangana si è affidato anche a Kia Joorabchian, il mediatore iraniano amico dell’israeliano Pini Zahavi: il Chelsea però ha virato su Bakayoko. Il Napoli, fiutate certe… difficoltà, ha fatto un passo indietro, il Milan un paio di settimane fa aveva parlato con l’agente di Kessie, ma quando giovedì c’è stato il primo incontro a tre a Milano – Roma, Atalanta e Atangana – nessuna nuova offerta è stata calata sul tavolo dal manager di Kessie. Sarebbe stato il momento giusto. Niente. E allora? E allora i nemici dei benpensanti – quindi quelli che pensano male – hanno cominciato a ragionare sul fatto che in questa vicenda pendenze e commissioni fossero magari prioritarie per alcuni rispetto allo stipendio di Kessie. Ieri è rispuntato il Milan: cose un po’ già emerse, l’accordo con Atangana con 2 milioni di contratto pronti al giocatore, ma non quello con l’Atalanta. Forse qualcuno sta sottovalutando anche una famiglia per bene e che conosce il valore della parola come i Percassi: che per Kessie hanno strutturato l’operazione economicamente gradita con la Roma. E a quell’affare terranno fede. Poi le vie del mercato sono infinite. Per la Roma, per l’Atalanta, per Atangana. Basta che non ci rimetta Kessie, che ha 4 anni contratto a 100.000 euro e per ora non ha altro che la Roma. Poco? Non dovrebbe proprio.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti