La Roma dei ritorni

Il Messaggero (A.Angeloni) – C’è il Genoa all’Olimpico. Allora dell’aperitivo o del pranzo, dipende dalle abitudini. C’è quel Genoa che Davide Ballardini ha rigenerato dopo i problemi vissuti anche per il covid-19 del suo collega Rolando Maran. Il Genoa è squadra tosta, seria e adesso gioca senza grossi assilli di classifica. La Roma ha bisogno di non fermarsi, di vincere e approfittare anche dello scontro diretto di domani tra Inter e Atalanta e in più non deve sprecare energie in vista dello Shakhtar di giovedì. In mezzo gli infortuni che creano problemi: servono tre punti insomma.

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In attacco resta intatta la fiducia Borja Mayoral (anche se ElSha spera in una maglia) e dietro lo spagnolo torna Pedro che non giocano partita di durare dal 23 dicembre: infortuni e qualche esclusione poco digerita. Pedrito soffre la panchina come tutti ma lì davanti la concorrenza è aumentata e il posto non è più fisso e all’allenatore ha manifestato le sue perplessità. Nel rush finale per un posto in Champions serve l’esperienza anche di Pedrito che di titoli ne ha vinti tanti in giro per il mondo. L’ esperienza di Pedro e quella di Smalling pure lui un altro veterano assente inglese ha saltato 9 partite di campionato.

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