La Roma cambia pelle. Vittoria in 43 secondi e Champions più vicina

Corriere della Sera (L.Valdiserri) – Tutti sono utili e nessuno è indispensabile. Nemmeno il 4-3-3. La Roma batte un Verona candidato alla B con il primo gol in serie A del turco Under, a segno dopo appena 43 secondi, torna a vincere dopo 6 giornate e guadagna 2 punti importanti sull’Inter nella volata Champions. Ma il segnale più importante, almeno nell’immediato, è il cambio di modulo dal 4-3-3 al 4-2-3-1 che porta con sé un risultato tattico e uno psicologico: 1) Nainggolan trequartista ha un altro passo; 2) Di Francesco ha capito che, per uscire dal tunnel, serviva una novità e non l’integralismo. L’importante, come ha ricordato alla fine l’allenatore, è l’idea di gioco: «Abbiamo avuto grande equilibrio ma dobbiamo essere più bravi a concretizzare. Il cambio di modulo? Io non improvviso, in settimana abbiamo lavorato con questo sistema e i ragazzi mi hanno dato le garanzie che volevo. Ma ricordo che con il 4-3-3 abbiamo vinto il girone di Champions. Può darsi che il cambio abbia aiutato mentalmente qualche giocatore». Non tutto è andato alla perfezione e la Roma ha rischiato un’altra volta di buttare via punti preziosi. Con la gara in controllo, Pellegrini si è fatto espellere per un fallo da dietro su Matos, a centrocampo e senza possibilità di prendere il pallone. Dzeko si è divorato un gol più facile da segnare che da sbagliare al 28′ della ripresa, condannando i compagni a 20 minuti finali di sofferenza.

Il modulo ha permesso più fluidità nella fase offensiva ma esposto la difesa ogni volta che si è persa palla nel fraseggio. Contro il Verona nessun problema, contro squadre più forti chissà. L’importante, però, era ritrovare i tre punti e un po’ di serenità. Pellegrini e Nainggolan (diffidato) salteranno Roma-Benevento, Gonalons è ancora out e non è sicuro che recuperi De Rossi. Le scelte saranno limitate, ma l’avversario è quello giusto per affrontarle. Il Verona è sembrato davvero poca cosa. Pazzini è andato al Levante e ieri allo stadio tutti hanno pensato quanto sarebbe stato utile, con l’uomo in più, nella mezzora finale. Bessa, il giocatore più tecnico, è stato ceduto. Verde è finito fuori rosa a chiusura del mercato. Kean era squalificato. Così si è vista una squadra a bassissima qualità, incapace di produrre gioco pure in 11 contro 10. La contestazione al presidente Setti e all’allenatore Pecchia (espulso per proteste) non aiutano. Ordine pubblico: fermati ultrà romanisti alla stazione Termini che volevano salire sul treno senza biglietto e altri 21 a Verona che cercavano il contatto con i veronesi. Filmati e foto possono far scattare in differita provvedimenti anche verso gli ultrà gialloblù.

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