La retromarcia di Spalletti: «Il secondo posto porta in paradiso»

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – «Il secondo posto sarebbe un risultato eccezionale e la chiave per arrivarci ce l’abbiamo in mano noi. Ed è la chiave giusta per aprirci le porte del paradiso». Firmato Luciano Spalletti, vigilia del quarto derby stagionale. Dichiarazioni che sembrano lontane anni luce da quelle che hanno contraddistinto un po’ tutta la sua stagione giallorossa. Del tipo: «Resto solo se vinco qualcosa». O anche: «Il rinnovo? Se non si vince si va a casa, perché non avrei fatto né di più né di meno di chi mi ha preceduto». Senza poi neanche risalire a quelle della scorsa stagione: «Se resto alla Roma è per provare a vincere, sono già arrivato troppe volte secondo…». Insomma, una retromarcia vistosissima. Che può avere molti perché. Di certo, però, c’è che vincendo oggi quella possibilità di vincere ancora qualcosa Spalletti se la conquisterebbe sul campo, arrivando a -6 dalla Juventus capolista.

RANIERI E INZAGHI – «Non lasceremo niente di intentato, abbiamo ancora margine per avvicinare la Juve e vedere di gara in gara dove saremo – continua il tecnico della Roma, che ieri ha deciso per un ritiro facoltativo – Fare 90 punti sarebbe tanta roba, ma l’anno scorso nel ritorno ne abbiamo fatti 46, il che vuol dire 92 potenziali, con cui avrei vinto il titolo. I numeri mi permettono di difendermi dall’accusa della stagione di Ranieri, quando si dice che se non ci fossi stato io nelle prime due giornate la Roma avrebbe vinto il titolo. Ma quella dell’anno scorso non era la mia squadra, come quella di Ranieri non era la sua». Poi Spalletti è volato su De RossiIl suo recupero è importantissimo per noi»), su MonchiCi siamo conosciuti: è una bella persona e un professionista») e sul derby: «Da Inzaghi mi aspetto il solito atteggiamento, basato su difesa e ripartenze. Con questo 3-5-2 hanno sostanza difensiva e imprevedibilità offensiva. Così hanno creato problemi a tutti».

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