La Questura: “Comportamento esemplare dei tifosi a Roma-Real, ma è ancora lungo il percorso di legalità”. Massucci: “Non mi vergogno della gestione di ieri”

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La Questura di Roma ha rilasciato un comunicato, sul proprio sito ufficiale, riguardante la partita tra Roma e Real Madrid di Champions League. Questa la nota:

In sede di debriefing, tenuto questa mattina dal Questore D’Angelo, sono state messe in rilevo le positività e le criticità registrate in occasione della gara di Champions League di ieri sera. In primo luogo è stato messo in luce come gli sportivi abbiano risposto in maniera positiva alle novità introdotte nel sistema di sicurezza dell’Olimpico, fornendo un comportamento esemplare sia durante i controlli che per tutta la durata della gara. Nella fase di prefiltraggio di alcuni settori dello stadio si sono registrate attese eccessive, sulle quali, già dalla prossima gara si interverrà con correttivi strutturali ed organizzativi per eliminare il disagio alle persone.

La linea del rigore assoluto della Questura, d’intesa con la Prefettura, ha condotto alla decisione di allontanare dallo stadio un piccolo gruppo di tifosi spagnoli in evidente stato di ebbrezza. Due spagnoli sono stati sottoposti al D.A.Spo  in quanto trovati in possesso di 5 petardi nei controlli pre-partita. Stesso trattamento per 2 giovani romanisti della curva nord, che avevano esploso dei petardi nella stessa curva; sono stati individuati dal sistema di videosorveglianza, prelevati dall’interno del settore e sottoposti, direttamente allo stadio, al provvedimento.

Nel corso delle attività di monitoraggio e di prevenzione a largo raggio è stato individuato ed identificato un gruppo di ultras nei pressi del ponte Duca d’Aosta, radunatisi con il possibile intento di attuare forme di ritorsione nei confronti dei tifosi che hanno partecipato all’evento sportivo. Tutti sono stati allontanati. Quest’ultima circostanza dimostra come sia ancora lungo il percorso di legalità che richiede la massima attenzione da parte delle Forze dell’Ordine, che continueranno a monitorare la situazione“.

Ai microfoni di ReteSport è intervenuto il Capo di Gabinetto della Questura di Roma Roberto Massucci, che ha parlato dei disagi di ieri vissuti dagli spettatori all’entrata allo stadio. Queste le sue parole:

Abbiamo registrato molto sconcerto in città, sentendo gli ascoltatori, rispetto ai disagi di ieri vissuti all’entrata allo stadio. Ci si chiede, se lo scopo è agevolare la sicurezza, evitando assembramenti, ieri la sofferenza di migliaia di persone dice altro. Cosa ne pensa?
Intanto la inquadrerei meglio. Parlare di “sconcerto” per una gara che ha restituito dignità e civiltà all’Olimpico mi sembra assurdo. Sono io ad essere sconcertato per questa enfasi di commento. Ieri si sono verificati alcuni problemi per difetti strutturali, che hanno creato eccessivo disagio e infatti già stamane in fase di de-briefing abbiamo deciso che dovremmo fare un tavolo di verifica con gli organizzatori (Coni e Roma) – in mattinata comunque è stato effettuato un sopralluogo all’Olimpico da rappresentanti di Coni, Questura e Roma per verificare quanto accaduto ieri durante l’afflusso, ndr –  per scongiurare altri episodi. Ieri gli spettatori che sono entrati con sacrificio hanno dato prova di civiltà. Non condivido l’enfasi che si utilizza per valutare certe situazioni: quando si fa sicurezza si mette in sicurezza tutta l’area, come accaduto al Vaticano o nelle manifestazioni giubilari. La gente non viene messa ad attendere in balia di chiunque, ma attende in sicurezza. Bisogna comunque sicuramente migliorare, ma non perché la gente non fosse in sicurezza, ma perché per un evento sportivo non va bene che la gente aspetti così tanto.

Non capiamo però come fanno ad essere in sicurezza migliaia di persone assembrate prima di entrare in una situazione di sicurezza?
I servizi di Ps iniziano già nell’area di rispetto, ovvero area entro cui si fa sicurezza. Per cui le persone assembrate non attendono in un’area insicura, ma sono in attesa in un ambito bonificato e già messo in sicurezza. La sicurezza, inoltre, è dovuta anche a informazioni e manovre non sempre visibili, a lavoro di intelligence.

Un’ora di parcheggio, una fila di 1km e una fila di un’ora e mezza, un bambino si è sentito male e lo stesso un signore di 65 anni. Una macelleria assurda, con donne bambini e anziani, tutta società civile. Lei non condivide i termini, ma forse condivide i metodi. Non vi vergognate di ciò che avete creato?
Passiamo oltre, ci sono altre domande? Credo che chi si deve vergognare è chi lavora per riportare all’Olimpico una situazione ex ante di insicurezza. Non mi piacciono toni di chi chiede di vergognarsi a chi lavora con dedizione. Si continua a lavorare ed è quello che faremo, per scongiurare altri episodi come quelli accaduti ieri all’Olimpico che mal si addicono ad un evento sportivo.

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