La perla di Pedro rilancia la Roma

La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Anche Pedro, 33 anni, si iscrive al partito dei senatori che fanno la differenza nel campionato italiano. E’ suo infatti il gran gol che regala alla Roma la vittoria e alla famiglia Friedkin, trepidanti in tribuna, la prima gioia della loro gestione. Così l’uomo dei 27 titoli vinti in carriera, l’unico ad aver centrato i più importanti sia nei club che in nazionale, quello che non segnava una rete da marzo, può ringhiare a fine partita: “Noi giochiamo sempre per vincere. per andare in Champions innanzitutto, ma anche per puntare al titolo”. Partendo da premesse diverse, Udinese e Roma provano a cercare la verticalizzazione rapida, per non dare tempo alle difese di schierarsi. Certo, l’Udinese tiene il baricentro più basso rispetto ai giallorossi, che occupano la mediana avversaria con Dzeko, Pedro e Mkhitaryan, spesso appoggiati da Pellegrini in versione tuttofare, mentre Veretout, partendo dieci metri dietro il compagno di mediana, cerca di essere l’uomo da “box to box” nelle ripartenze a campo aperto. Ma è dalle fasce che la Roma produce i veri pericoli, soprattutto con l’ispirato Spinazzola, che lentamente fa rinculare Ter Avest. E se il terzino azzurro mette due gran palloni mal finalizzati per Pedro e Pellegrini, l’occasione migliore per i giallorossi capita a Dzeko, trovato appunto da una verticalizzazione di Ibanez. Il centravanti però, solo davanti a Musso, spreca tirando alto sulla traversa, certificando la cattiva giornata. Poi è l’errore in disimpegno di Becao, che al 10’ libera Pedro bravo a santificare il match con una gran conclusione dal limite. Da quel momento, però, la Roma esce di scena in fase offensiva, nonostante gli spazi a disposizione per le ripartenze, e neppure gli ingressi dei baby Perez e Kluivert la scuotono.

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