Il Messaggero (D. Aloisi) – Domani l’Olimpico sarà gremito da oltre 60mila tifosi, pronti a spingere la Roma nella sfida contro il Torino. In un cielo che rischia di essere nuvoloso, la luce dovranno accenderla i giocatori più talentuosi, e inevitabilmente gli occhi saranno tutti rivolti verso i due argentini: Paulo Dybala e Matias Soulé.

Per Soulé sarà un test speciale. Reduce da un’ottima prestazione a Pisa, il talento ex Frosinone cerca continuità: da quando è a Roma non è mai riuscito a segnare in due gare consecutive e, soprattutto, non ha ancora trovato il gol all’Olimpico con la maglia giallorossa. L’unica rete nello stadio capitolino è arrivata nel derby della scorsa stagione, ma in quel caso si giocava “in casa” della Lazio.

Lo stesso Soulé, a margine di un evento Adidas a via del Corso, ha confessato il suo desiderio: «Ci penso tanto e spero che possa arrivare il prima possibile. Esultare con i nostri tifosi sarebbe bellissimo e non vedo l’ora. Vicinanza con Dybala? Deciderà il mister».
Anche Gasperini lo spinge a crescere, chiedendogli più concretezza sotto porta. I numeri però già raccontano un rendimento in ascesa: dalla seconda parte della scorsa stagione è stato coinvolto in 7 gol nelle ultime 9 partite di Serie A (3 reti e 4 assist), mentre in questo avvio di campionato è già primo per dribbling riusciti (7). Dati che hanno catturato l’attenzione del ct Scaloni, con il Mondiale 2026 sempre più vicino.

Soulé, oggi idolo dei tifosi e sempre più leader tecnico, non nasconde le sue ambizioni: «Spero di poter fare il meglio per i miei compagni e aiutarli. Il Mondiale? È un sogno».