La difesa è un rebus irrisolvibile per Garcia. Roma sul mercato

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Il Corriere della Sera (L.Valdiserri) – Se lo dice Arrigo Sacchi, l’allenatore che ha spezzato l’equazione «calcio italiano uguale catenaccio», bisogna crederci. La Roma non ha una fase difensiva degna della Champions League e, a conti fatti (18 gol in undici partite stagionali), nemmeno per vincere lo scudetto. Sacchi — che a Trigoria servirebbe come il pane per dare un senso calcistico a 360 gradi al club — lo ha detto a Garcia, dopo il 4-4 di Leverkusen: «Rudi, dovete lavorare molto». L’allenatore francese si è detto d’accordo anche se ieri, alla ripresa degli allenamenti, non ha processato il gruppo per tenere alto il morale in vista della trasferta di domenica, contro la Fiorentina, che può valere il primo posto in classifica che alla Roma manca dal 29 ottobre 2014 e, in solitaria, dal 10 novembre 2013.

I numeri, compresa la sola vittoria in Champions League in 9 partite, inchiodano Garcia. Ma l’allenatore è l’unico responsabile? Il problema può essere analizzato in tre parti: 1) la mancanza di comunicazione del reparto. Troppi cambi di formazione, troppi stranieri, troppi nuovi da inserire. In campo si parla poco e, in questo senso, manca il collante che garantiva Morgan De Sanctis. Il «pizzino» che Garcia passa a De Rossi (c’erano le marcature sui corner dopo le tante sostituzioni) è un simbolo; 2) pochi allenamenti specifici. In realtà sono pochi gli allenamenti tout court, perché si gioca tre volte la settimana e le tournée estive hanno sostituito il raduno precampionato in cui si lavorava sui dettagli; 3) il mercato. Sono stati venduti Benatia (leader assoluto), Yanga-Mbiwa (affidabile), Romagnoli (promettente) e non è stato confermato Astori. Dal Cagliari, nelle maglie dell’affare- Nainggolan, è arrivato Ibarbo, che poi è stato girato al Watford per eccesso di attaccanti.

Ammesso che Garcia non sia il migliore a organizzare le difese, cedergli i migliori non pare una gran strategia. «Sapevamo che serviva un po’ di pazienza, con Castan che non ha giocato per un anno e Ruediger reduce da un’operazione al ginocchio», ha detto Garcia nel dopo-gara. Purtroppo il campionato è iniziato il 22 agosto, la Champions è già alla quarta giornata e tempo non ce n’è. La Roma ha segnato 27 gol, tra campionato e Champions, alla media di 2,45 reti a partita. Sono andati in gol 12 giocatori diversi, a dimostrazione del valore degli schemi offensivi. La domanda per domenica, quando la Roma affronterà l’organizzatissima Fiorentina, riguarda Dzeko: avrà una maglia da titolare? In attacco c’è abbondanza, in difesa c’è un solo terzino destro di ruolo (Torosidis), Manolas e Digne non hanno sostituti, Gyomber e Emerson fanno tappezzeria, Cole è fuori rosa, Maicon desaparecido o quasi. E Ruediger, nel Milan di Arrigo Sacchi, magari sarebbe stato preso come prospetto futuro, ma prima sarebbe passato dalla Primavera.

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