Spaziante: “Juve-Roma? Si parte sul 7-4”

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Libero (M.Spaziante) – Ancora loro, a giocarsi l’ultimo big match del 2016. Juventus e Roma tra meno di 24 ore torneranno a sfidarsi sullo stesso campo, in attesa di capire se i giallorossi potranno davvero essere gli avversari dei bianconeri anche per lo scudetto. Sulla carta la sfida non è propriamente alla pari. E, in fondo, anche i precedenti pendono ampiamente sul versante bianconero: nelle ultime 14 sfide, solo 3 successi giallorossi. Ma non è solo questione di cabala, perché i due undici, statistiche alla mano, sono differenti e non poco. A partire dai numeri 1, i due portieri. Difficile paragonarli come valori assoluti, il campo finora però ha detto che Szczesny ha incassato solo 0,1 gol in più a gara rispetto a Buffon, trovandosi costretto a parare un maggior numero di tiri (3,4 contro 1,4). Ma non è detto sia un bene, anzi: se subisci meno, vuol dire che la tua fase difensiva funziona di più. A proposito di difesa, Allegri è ancora indeciso: il probabile recupero di Barzagli (anche ieri si è allenato con il resto gruppo) potrebbe anche spingere verso una retroguardia a 3, ad oggi però l’intenzione pare di confermare quella a 4. Dove il tecnico juventino può avere due armi in più sulla fascia, con Lichtsteiner e Alex Sandro che forniscono 2,4 cross in media a gara rispetto agli 1,2 della coppia Emerson-Rudiger (con il tedesco che abbassa la media, in quanto terzino adattato).

In mezzo, quasi stesso numero di contrasti vinti per le coppie Barzagli-Chiellini e Manolas-Fazio: posizione e forza, al centro di entrambe le difese, decisiva può essere l’abitudine a giocare insieme, e i primi si conoscono a memoria. Da entrambe le parti, il ruolo decisivo può essere il tanto chiacchierato regista: qualcuno pare non poterne fare a meno. Marchisio da un lato, De Rossi dall’altro, percentuale di passaggi riusciti alta ma non altissima, perché comunque qualche rischio in verticale se lo prendono. Come i trequartisti: Pjanic potrebbe esserlo di fatto, Perotti invece nel 4-2-3-1 di Spalletti parte esterno, ma è lui l’uomo di qualità, tanto che non è distante dal bosniaco come numero di passaggi chiave (2,8 contro 2,1). Alla quantità penseranno gli altri, Khedira e Sturaro contro Strootman e Nainggolan: più dentro al gioco i primi, più di movimenti i secondi. Ma la Roma, in mezzo, parte avvantaggiata. Davanti, poi, la sfida si alza di livello. Dybala contro El Shaarawy (occhio a Salah che ieri si è allenato), ma soprattutto Dzeko contro Higuain: una sfida da bomber veri. La presenza dell’ex Palermo (in ballottaggio con Mandzukic), però può spingere l’ago verso la coppia bianconera: nei 328’ di campionato in cui hanno giocato insieme i due hanno segnato 6 gol (5 Higuain, uno solo per Dybala), la media è di un gol ogni 54’, con il Pipita che ha pure una percentuale realizzativa migliore del bosniaco. I numeri hanno parlato: ora la palla passa al campo.

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